Si chiama Lora Klinc ed è la compagna di Primoz Roglic, il campione sloveno padrone della maglia gialla. Lora viaggia in camper, con il figlioletto Lev di un anno e il fratello. Viaggiano sulle strade del Tour, indossando una maglia nera con disegnata una ruota di una bici con due ali e il nome Rogla. È la maglia che Lora ha fatto fare per il compagno Primoz, che segue a distanza, dietro le transenne, dove urla e incita il suo campione.
“Dobbiamo ancora mantenere le distanze. Non ho un accesso speciale e lo vedo come ogni altro appassionato di ciclismo, lungo le strade dove passa la corsa”.
Roglic vive in una bolla di sicurezza per il Covid e l’accesso è consentito solo ai 30 membri della squadra. “Lui vive nella bolla della sua squadra e penso che sia l'approccio giusto”.
Non possono abbracciarsi ma uno è la forza dell’altro. La presenza di Lora e del figlio sono importanti per il capitano della Jumbo-Visma, che li sente e li vede quando passa con la sua bici in corsa. “In gara è sempre molto concentrato, ma spero sempre che riesca a sentirmi quando passa, perché io urlo tantissimo”.
Lora il suo viaggio in camper lo ha iniziato lo scorso anno alla Vuelta, portando con sé il piccolo Lev che aveva appena due mesi. Da questa esperienza è nata l’idea di scrivere un libro, “Chilometro Zero” uscito in libreria proprio in questi giorni. L’idea di Lora era quella di narrare il ciclismo, a chi questo sport non lo conosce, raccontando la sua esperienza, con l’intento di far appassionare le persone alle due ruote.
“Le gare di ciclismo sono ormai molto popolari in Slovenia. Ma quando ho iniziato a seguirle io non capivo nulla e le trovavo noiose. Non capivo quale interesse ci fosse nel seguire un gruppo di uomini che pedalavano insieme per sette ore. Così ho pensato che fosse giusto spiegare cosa accade in corsa”.
Lora ha scelto un linguaggio semplice, raccontando cosa si mangia e quanto, ma anche quello che avviene intorno ad una corsa. La signora Roglic ha spiegato che Primoz è il più tranquillo tra i due e che lei segue la corsa sempre con agitazione. Se Primoz Roglic dovesse vincere questo Tour, Lora non scriverà un secondo libro, almeno così assicura, ma cercherà di godersi la gioia della vittoria e la sua famiglia.