Quando c’è di mezzo Marianne Vos al GiroRosa sembra proprio che non ci sia niente da fare per nessuno e anche oggi sul traguardo di Terracina la fenomenale olandese lo ha dimostrato in maniera inequivovabile. L’altro giorno ad Assisi ci aveva detto che si sarebbe accontentata, ma oggi evidentemente aveva cambiato idea...
«Vincere ad Assisi mi è piaciuto veramente tanto, mi sono goduta il momento, ma già da ieri mattina ho iniziato a pensare che non mi sarebbe bastato - spiega Marianne a tuttobiciweb subito dopo il traguardo -. Alla partenza con la squadra abbiamo parlato a lungo, sapevamo benissimo che avremmo potuto portarci a casa la vittoria, ma avremmo dovuto far fuori le atlete più veloci. Ci siamo messe davanti sin dalla prima salita, sinceramente non ci aspettavamo di fare così tanta selezione, ma alla fine le migliori si sono staccate, tanto meglio per me».
Seconda vittoria per la fuoriclasse olandese che dopo l’arrivo in salita di Assisi vince anche allo sprint in una delle tappe sulla carta meno impegnative del Giro. «In questi giorni mi sento molto bene e quando ho la gamba in questo modo non fa molta differenza il terreno su cui ci troviamo. Io parto, do tutto e poi vada come vada - prosegue la Vos - dalla mia avevo il fatto che il percorso lo conoscevo piuttosto bene: questa mattina alla partenza eravamo poco lontani da qui e così ho provato gli ultimi metri, sapevo che il rettilineo sarebbe stato molto lungo e che quindi non avrei dovuto usare tutte le energie subito, ma conservarle e gestirle con attenzione. Il punto più pericoloso era l’ultima curva e quindi ho cercato di prenderla in testa. Lotte Kopecky è partita per prima e io le sono andata dietro, da quel momento in poi ho pensato solo a dare tutto e tagliare il traguardo per prima».