Siena si colora, non con le tinte forti del suo Palio e neanche con quelle del turismo che affolla le sue strade. Sono i colori tenui dei ciclisti amatoriali e degli appassionati, il vero motore di questo sport, che da ogni parte d’Italia, sono arrivati a Piazza del Campo per scattare una foto ricordo. Sono tutti sulla piazza oggi, perché domani il pubblico non potrà accedere, sarà interdetta tutta la zona. Mancheranno i selfie con i corridori e la visita ai pullman per un autografo o una borraccia, ma l’amore per questo sport, in qualche modo ha reso ugualmente epica questa corsa, scrivendo una nuova pagina di storia del ciclismo. Tante bici con le borse per i bagagli e zaini sulle spalle, sono i simboli degli appassionati, che da lontano sono partiti per questa avventura.
Ci sono Giovanni, con Nicola, Marco e Andrea che per arrivare a Siena e vedere Strade Bianche, con le loro bici sono partiti da Asolo e Bassano del Grappa. Correvano tutti con squadre giovanili e la passione, non si è spenta con la fine del sogno di diventare campioni. Hanno tutti poco più di 20 anni e hanno percorso 430 chilometri in tre giorni per arrivare a Siena. Per loro l’emozione è tanta, si legge nei loro occhi quando raccontano la loro ricognizione sul percorso. Oggi non saranno al traguardo, ma questo per loro non è un lato negativo del loro viaggio, la corsa la gusteranno dal bordo della strada, dove la polvere si alza, per impressionare pubblico e corridori. Ripartiranno domenica per tornare a casa con tante storie da raccontare.
La gioia si legge anche nel viso di un gruppo di ragazze Annate, Laura, Elena, Roberta e Alessandra. Loro vengono dalla Svizzera, Como e Varese e si sono date appuntamento a Firenze per arrivare a Siena insieme. Hanno scelto la via Francigena e dopo la corsa, proseguiranno il loro viaggio in bici fino a Roma. Tanti giovani ma anche uomini maturi, che di chilometri con la bici ne hanno fatti tanti. Spicca tra tutti un gruppo di ciclonauti partiti da Lucca e che ogni anno, vanno con le loro bici in un Paese straniero per seguire una corsa. Quest’anno il gruppo di amici doveva andare nei Paesi Baschi, ma il Covid-19 ha rivoluzionato tutto. Così se il giro oltralpe non è stato possibile farlo, hanno deciso di regalarsi due giorni a Strade Bianche, su quei percorso dell’Eroica che conoscono bene. Stefano con gli amici Claudio, Duccio, Giorgio e Luigi, guarderanno la corsa dalle Tolfe, vicino la casa di un altro ciclonauta, dove si decidono i viaggi de I ragazzi del ’53.
Un altro racconto di passione sportiva arriva da Andrea e dal suo compagno di avventure Davide. Il loro viaggio è iniziato da Cuneo ma non rientreranno subito a casa, al termine di questa corsa, andranno in Liguria per vedere la Milano-Sanremo. Era d’obbligo la domanda sul cambio di percorso della Classica di Primavera. Loro felici hanno risposto: “Noi siamo contenti, si corre sulle nostre strade e il percorso non sarà meno bello del solito. Dal Nord al Sud della Penisola, tanti appassionati in modo rispettoso sono arrivati a Siena. Nel pomeriggio tardo ci sono un ragazzo e una ragazza che si fanno un selfie mentre si baciano davanti la Torre del Mangia, simbolo di piazza del Campo e del capoluogo toscano. Sono Martina di 24 anni e Salvatore che di anni ne ha 27. Insieme sono partiti da Palermo per arrivare in Toscana. “E’ stato lui a convincermi a fare questo viaggio – dice Martina – non ero convinta ma adesso devo ringraziarlo, perché l’Italia così puoi vederla solo in bici. Domani per par-condicio seguiranno sia gli ultimi chilometri della corsa femminile che quella maschile e scherzando, scommettono sui nomi dei vincitori. Per Salvo vincerà Vincenzo Nibali, il suo idolo, mentre Martina già vede sul podio la nostra Longo Borghini.
Tra gli appassionati c’è anche Paolo originario di Cagliari ma studente a Milano. Ama la mountain bike ed è dispiaciuto per l’assenza di Fabio Aru. Per lui il vincitore sarà Peter Sagan ed è curioso di vedere Van der Poel all’azione. Adulti e ragazzi in bici si salutano per le strade di Siena, chi con la maglia del proprio club e chi con quella di un campione. Si fermano e scambiano qualche parola, c’è anche chi decide di vedersi dopo cena. Siena, così come la maggior parte delle città italiane, non è gremita dai soliti turisti. Per le vie del centro si respira un’aria diversa, c’è la consapevolezza del dramma vissuto e la voglia di ripartire e Strade Bianche, con la sua magia e quel senso epico che la rende così unica, oggi avrà il compito di donare speranza alla gente, dimostrando che rispettando le regole, con cautela si potrà andare avanti.