In vista della stagione 2019 sono ancora tanti i corridori italiani senza contratto. Il ciclismo, come qualsiasi professione, diventa sempre più un mestiere da precari e soprattutto per i gregari trovare una squadra che li valorizzi risulta sempre più difficile. Guardando in casa nostra, tra ritirati e speranzosi che stanno incrociando le dita in vista della fine dell’anno abbiamo 19 atleti.
Hanno deciso di appendere la bici al chiodo Damiano Cunego, che continuerà a collaborare con la Nippo Fantini De Rosa; Franco Pellizotti, che ha già iniziato la nuova carriera da ds nella Bahrain Merida; Matteo Bono, che ha chiuso la sua lunga esperienza in gruppo in maglia UAE; Alan Marangoni, che pochi giorni fa ha terminato la sua avventura nel professionismo vincendo per la prima volta nella sua ultima corsa, il Tour de Okinawa; i giovani Raffaello Bonusi e Luca Chirico, quest’anno in forza alla Androni Sidermec, Marco Coledan della Wilier Triestina Selle Italia e Simone Andreetta della Bardiani CSF, che andrà a lavorare come metalmecannico per un'azienda vicino casa.
“A spasso” al momento abbiamo Matteo Pelucchi (Bora Hansgrohe), Eros Capecchi (Quick Step Floors), Eugenio Alafaci (Trek Segafredo), Riccardo Minali (Astana, ma molto vicino alla firma con un team Professional), Simone Ponzi e Marco Tizza (Nippo Fantini), Simone Antonini (Wanty Groupe Gobert), Liam Bertazzo, Jacopo Mosca, Alex Turrin e Filippo Pozzato (Wilier Selle Italia). Alcuni sono in trattativa per un rinnovo, altri aspettano la chiamata di un nuovo team, qualcuno si sta già guardando intorno in cerca di un piano B. Tutti, ora come ora, vivono nell'incertezza.
A oggi sono 13 i neoprofessionisti che dalla categoria Under 23/Elite ci risulta faranno il grande salto nella massima categoria: Edoardo Affini (Mitchelton Scott), Luca Covili (Bardiani CSF), Alessandro Fedeli (Delko Marseille), Leonardo Fedrigo (Androni Sidermec), Andrea Garosio (Bahrain Merida), Giovanni Lonardi (Nippo Fantini), Matteo Moschetti (Trek Segafredo), Alessandro Pessot e Francesco Romano (Bardiani CSF), Lorenzo Fortunato, Davide Gabburo, Moreno Marchetti e Umberto Marengo (Wilier Triestina Selle Italia).
Va sottolineato come per la prossima stagione ben 8 squadre Continental (Team Friuli, Colpack, Iseo Serrature, Sangemini Trevigiani, D’amico Bottecchia, Dimension Data, Beltrami Hopplà e Gavardo) si sono tesserate in Italia, dove però abbiamo sempre e solo 4 squadre Professional (Androni, Nippo, Bardiani e Wilier) e 0 team World Tour. E con la nuova riforma l’andazzo non dovrebbe migliorare…
I conti sono presto fatti. Se si chiudesse oggi il ciclomercato la quota azzurra in gruppo scenderebbe di 7 unità, passando dai 118 professionisti italiani del 2018 ai 111 nel 2019. L'Italia rischierebbe di perdere così il primato di nazione più rappresentata nella massima categoria a favore di Francia e Belgio.