Una doppia cerimonia per ricordare due figure indimenticabili del ciclismo e rendere omaggio alla loro memoria. Protagonista dell’iniziativa che si ripete puntualmente alla fine della stagione agonistica, lo staff azzurro della Nazionale Italiana, con una delegazione ancora più numerosa rispetto all’anno scorso, guidata dallo stesso presidente della Federazione Ciclistica Italiana e vice presidente UCI, Renato Di Rocco.
Il gruppo si è ritrovato presso il cimitero di Casalguidi dove riposa dal febbraio 2010 Franco Ballerini. C’erano la moglie Sabrina con il padre Luigi ed il cognato Luca. La solita commozione davanti alla tomba del “Ballero” con un breve intervento del coordinatore tecnico delle squadre azzurre Davide Cassani. C’erano anche Marino Amadori responsabile tecnico per gli under 23, Marco Velo collaboratore di Cassani, meccanici, massaggiatori, collaboratori e addetti ai lavori dello staff azzurro, oltre agli immancabili Franco Vita e Marco Mordini, scudieri e accompagnatori inseparabili di Alfredo Martini.
E poi ancora Italo Mambo, Giorgio Elli, il dottor Massimo Besnati, i meccanici Tullio Pelliccioli, Gian Franco Zanatta, Andrea Nieri e Giuseppe Archetti, i massaggiatori Gianluca Carretta, Michele Pallini e Luigino Moro, il responsabile radio Simone Coppe, il cuoco Mirko Sut e la responsabile stampa Roberta Ceppi.
Dopo la sosta a Casalguidi il gruppo si è trasferito a Sesto Fiorentino presso l’abitazione di Alfredo Martini, accolto dai familiari ad iniziare dalle figlie Silvia e Milvia. Una sosta di alcuni minuti nella casa dove ha abitato per tanti anni l’uomo immagine del ciclismo italiano, prima dell’ultima tappa per il pranzo da Saverio Carmagnini presso il ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, il locale dove il prossimo 21 novembre si svolgerà la cerimonia di consegna del 45° Giglio D’Oro vinto per la stagione 2018 da Elia Viviani.