La quarta edizione dei Mondiali esport nella gara femminile è stata vinta dalla neozelandese Mary Kate McCarthy che, vincendo l’ultimo sprint, ha superato la brasiliana Gabriela Guerra e la svizzera Kathrin Fuhrer.
«Non mi aspettavo di vincere è stata veramente una sorpresa – ha spiegato la neo campionessa di Esport – Sono veramente felice e sono emozionata ed è difficile spiegare cosa vuol dire per me essere su questo palco». Mary Kate McCarthy ad Abu Dhabi non è arrivata da sola e con lei c’è tutta la famiglia con il marito e i suoi bambini. «Inizialmente ero preoccupata per il viaggio. E’ stato un po' difficile, perché ho dei bambini e volare voleva dire riorganizzare tutto arrivando dalla Nuova Zelanda, quindi ci sono volute 17 ore per arrivare fino qui. Fortunatamente il team Mywoosh è stato fantastico nell’organizzare i voli e assicurarsi che fossimo a nostro agio in hotel e che non ci mancasse nulla».
Mary Kate McCarthy, oggi non è felice solamente per la sua vittoria, ma la gioia arriva perché finalmente si è sentita riconosciuta nel suo ruolo di atleta.
«L'intera settimana è stata davvero molto facile e siamo arrivati sul palco della gara in modo naturale e abbiamo fatto quello che facciamo a casa e nei nostri garage ogni giorno. Quindi averci aperto questo mondo è semplicemente folle ed è probabilmente più di quanto ci aspettassimo. E’ stato bellissimo avere questo evento per noi e considerarci come dei veri atleti».
Mary Kate adesso è una campionessa del mondo, ma quando tornerà in Neozelanda, la sua vita tornerà quella di sempre.
«Non ho ancora pensato a come sarà quando tornerò a casa. Sono una persona piuttosto riservata e silenziosa, quindi immagino che la maggior parte delle persone non lo sapranno finchè qualcuno non lo dirà. Ma penso anche che sia strano quello che è successo, perché quello che io faccio solitamente nel mio garage a casa, mi ha fatto diventare campionessa del mondo. Ho un titolo mondiale vero adesso».
La gara è stata veramente combattuta e fino alla fine e le tre atlete migliori, hanno dovuto sgomitare per conquistare il podio. «Io e Gabriela Guerra siamo state testa a testa fino al traguardo. Lei ha reso la gara dura a me e sono sicura di aver fatto del mio meglio per renderla dura a lei. Penso che il format della gara sia fantastico. Anche se avrei preferito salite più dure e lunghe. Mi sono impegnata veramente al massimo e ho lottato fino alla fine. Devi mantenere la potenza negli sprint fino al termine della salita. Ogni cosa è stata fondamentale per la gara e sono contenta per questo straordinario risultato».