Manca meno di un mese all’apertura delle Olimpiadi di Parigi e mentre in Italia ci si affanna per i preparativi del Tour de France, in Francia, in attesa della Grande Boucle, prosegue il cammino della torcia olimpica. Tappa dopo tappa, giornata dopo giornata, atleti e non in versione tedofori, hanno fatto viaggiare uno dei simboli dei giochi olimpici portando anche un messaggio in difesa dell’ambiente; due giorni fa tra i protagonisti c’era anche una conoscenza del ciclismo: Thibaut Pinot.
Thibaut Pinot, oggi trentaquattrenne, ha esordito nel professionismo nel 2010 e per 14 stagioni ha letteralmente animato i cuori dei tifosi regalando anche dei successi memorabili. E’ impossibile dimenticare le sue vittorie al Tour de France che avevano acceso le speranze dei francesi, ma anche al Giro e alla Vuelta non facendo mancare classiche come la Milano Torino e il giro di Lombardia. Dopo tanti successi Pinot ha appeso la bici al chiodo a fine 2023 e si è ritirato nei suoi luoghi natali dove si dedica alla vita semplice, ha una fattoria e degli animali, ma il pubblico non ha mai smesso di amarlo.
Due giorni fa, nella quarantesima tappa del cammino olimpico, la torcia ha attraversato il dipartimento del Doubs nell’Alta Savoia dal Parc du Grand Cours di Pontarlier fino a Besancon. Tra i 113 tedofori della giornata c’era anche Thibaut Pinot che ha percorso a piedi un tratto attraverso Melisey, il suo paese natale. Ai lati della strada c’era letteralmente una folla che ha accolto tra gli applausi il suo campione.
«Per me è un onore grandissimo essere uno dei tedofori - ha detto Pinot alla televisione francese -: la torcia è il simbolo delle Olimpiadi e sono davvero felice di avere avuto la possibilità di portarla proprio attraverso le vie del paese in cui sono cresciuto. E’ un’esperienza totalmente magica». Insieme a Pinot altri atleti di diverse discipline hanno portato la torcia fino a Besancon dove una piccola cerimonia ha chiuso la tappa di giornata.