La Ineos Grenadiers ha visto Geraint Thomas uscire quasi subito dai giochi per la vittoria finale per colpa delle cadute della prima settimana che gli hanno un po' danneggiato le ginocchia. Il tutto mentre la possibile seconda punta Thymen Arensman si rompeva l'anca nel convulso arrivo di Oliva. Per sbloccare la propria Vuelta a España, lo squadrone britannico doveva inventarsi qualcosa. E nell'undicesima tappa, la prima in linea della seconda settimana all'indomani della crono di top-Ganna, ci hanno provato. Anche se a esultare al traguardo sono stati soprattutto i colori franco-spagnoli.
Così il veterano gallese ha commentato a Eurosport subito dopo l'arrivo alla Laguna Negra: «Per potere essere efficaci in una fuga, abbiamo deciso che qualcuno doveva entrarci con me. Ci è venuto un Ganna in versione Van Aert, mi dispiace molto non aver avuto la gamba per finalizzare il suo lavoro. A un certo punto gliel'ho detto che non c'era benzina nel mio motore, ma dall'ammiraglia devono aver pensato che fossi solo agitato e hanno continuato a incitarmi: allora Pippo a continuato a premere sull'acceleratore e abbiamo dato tutto entrambi. Per come sto al momento, il quinto posto su un finale così impegnativo è il massimo risultato possibile.»