Al Tour of the Alps 2023 tuttobiciweb ha intercettato Serge Parsani e con il General Manager del Team Corratec abbiamo trattato diversi argomenti partendo dalla partecipazione della squadra alla competizione italo-austriaca per arrivare alla mancanza di team World Tour di matrice italiana, il tutto unito da un fil rouge: i giovani.
«Ci siamo presentati a questa gara con una formazione molto giovane, composta da atleti che stanno crescendo; nessuno di loro sarà nella squadra del Giro d’Italia quest’anno. Tutte le tappe del Tour of the Alps hanno avuto un percorso estremamente impegnativo, questo ha permesso ai ragazzi di testarsi e fare esperienza. l’obiettivo principale di questi giorni era questo» dichiara il dirigente della formazione toscana. Poi aggiunge: «Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti anche con la sfortuna, nella prima tappa, infatti, abbiamo perso van Empel reduce dalla caduta al Giro di Sicilia».
La crescita dei giovani è uno dei cardini su cui il Team Corratec basa la propria attività fin dalla sua costituzione, lo sottolinea con orgoglio Parsani: «Il nostro progetto è nato nel 2022 con la formazione Continental, in questa stagione abbiamo fatto un gradino in più continuando però a puntare sui giovani. Siamo felici di aver ricevuto l’invito al Giro d’Italia e posso assicurare che faremo del nostro meglio, cercheremo di metterci in mostra e far risaltare le doti dei nostri atleti sperando che qualcuno di loro possa poi passare in formazioni World Tour».
La nostra conversazione sul tema giovani nel ciclismo prosegue e Parsani - che negli anni ha guidato dall’ammiraglia formazioni come Gewiss-Bianchi, Asics CGA, Mapei, Quick-Step e Katusha ricevendo nel 2021 l’importante premio Timone d’Oro – ci propone una riflessione. «A livello mondiale attualmente c’è un gruppetto di atleti che non superano i venticinque anni e stanno dimostrando come il ciclismo sia vivo e interessante. I duelli che abbiamo visto nelle ultime gare stanno facendo nuovamente appassionare la gente alle corse in bicicletta» afferma Parsani, che poi continua puntando l’attenzione sul movimento ciclistico del nostro Paese: «In Italia abbiamo tre formazioni Professional, e questo è un bene ma la mancanza di formazioni World Tour ci costringe a vedere i nostri migliori corridori accasarsi in squadre straniere».
«Credo che l’Italia meriti una formazione World Tour, non dico di più ma una squadra nella massima categoria. Il ciclismo italiano è sempre stato ai vertici mondiali, penso che tutte le componenti del nostro movimento debbano unirsi e aiutarsi per fare qualche cosa» chiosa il manager del Team Corratec.