Il ciclismo dà l’addio ad una autentica leggenda: si è spenta fatti all’età di 99 anni Eileen Sheridan, la più grande ciclista britannica di sempre, una campionessa che ha contribuito a rivoluzionare il ruolo della donna nel mondo dello sport.
Nata a Shaw nel 1923, iniziò a gareggiare nel 1945 quasi per caso specializzandosi nelle gare contro il tempo e andando a battere via via tutti i record della Women's Road Records Association.
Ha anche vinto i campionati nazionali a 50 e 100 miglia (80 e 160 km) nel 1950, ha battuto i record delle 30 miglia / 48 km (1948: 1.19’28”), della 50 miglia / 80 km (1949 e 1950: 2.14’16”), delle 100 miglia/160 km (1950: 4.37’53”) e delle 12 ore (1949: 237,62 miglia/382,41 km).
Ha ricevuto il Bidlake Memorial Prize nel 1950 «per aver fissato un nuovo elevato standard nelle corse ciclistiche femminili con una serie eccezionale di tre campionati e cinque prestazioni record su strada nel 1950».
Nel 1951 è diventata professionista firmando un accordo con la Hercules Cycle and Motor Company e ha continuato a battere record su record: ha stabilito tutti i 21 record W.R.R.A., cinque dei quali devono ancora essere battuti, incluso il record della Londra-Edimburgo percorsa in 20.11’35", stabilito nel 1954.
Nel giugno 1954, Sheridan stabilì un altro record straordinario con la traversata da sud a nord della Gran Bretagna in 2 giorni, 11 ore e 7 minuti. Dopo aver raggiunto John O'Groats, Sheridan si è concessa una pausa di meno di due ore, quindi ha continuato a pedalare perché Hercules voleva che stabilisse anche un nuovo record sulle 1.000 miglia (1609 km). Dopo altre due soste e un pasto a base di uova fritte e pancetta, ha completato le 1.000 miglia in tre giorni e un'ora, battendo il record femminile e finendo due ore e venti minuti sotto il record maschile. La bicicletta che ha usato è esposta al Coventry Transport Museum, insieme a documenti, altre attrezzature, trofei e medaglie relative alla carriera di Sheridan.
Nel 1952 Eileen è stata protagonista di un film documentario realizzato da Dunlop intitolato “Spinning Wheels: Cycle Sport '50s Style”. Era sopranominata “Mighty Atom” per la sua struttura fisica minuta ma era veramente una gigante in sella alla sua bicicletta.