Fred Wright nel finale della tappa di ieri della Vuelta di Spagna era il corridore più vicino a Roglic nel momento in cui è finito a terra. Il corridore della Bahrain Victorious, arrivato quarto, non si considera il responsabile della scivolata dello sloveno e pensa che quanto accaduto sia il risultato di uno dei tanti incidenti che si verificano in gara.
«Non so esattamente cosa sia successo. Penso che sia stato un incidente di gara. Ho superato Primoz perché aveva perso terreno e spero solo che stia bene». Roglic nella caduta ha battuto violentemente a terra il fianco destro, riportando importanti abrasioni su tutto il lato del corpo. Ricostruendo i fatti, Roglic negli ultimi 600 metri era davanti, poi pian piano si è spostato dietro perdendo terreno, posizionandosi quindi dietro a Wright. Lo sloveno con la sua ruota anteriore avrebbe toccato quella del britannico che gli stava davanti, finendo così a terra.
«Roglic purtroppo ha tagliato il traguardo visibilmente scosso e con molti segni sul corpo. Primoz è un corridore forte e, se vuole provare a fare qualcosa, è quasi impossibile fermarlo. L'ultimo chilometro è durato un'eternità e Primoz è stato molto forte anche in volata». Il più forte è stato Pedersen che ha tagliato il traguardo davanti ad Ackermann e Van Poppel, con il britannico che finiva in quarta posizione. «Non potevo vincere lo sprint, non avevo le gambe per battere Pedersen. Sono arrivato ancora quarto come a Montilla. E’ un buon risultato non posso lamentarmi».