Indossare la maglia gialla non è facile e Jonas Vingegaard, sa che ogni giorno il suo rivale numero uno, Tadej Pogacar, cercherà di attaccarlo su ogni terreno. Il danese sa che tutto questo fa parte del gioco e oltre a rispondere agli attacchi, Vingegaard, ogni giorno, dovrà trovare il modo per aumentare il suo vantaggio, per mettere al sicuro la maglia gialla. «Lo so, Pogacar mi attaccherà ogni volta che avrà l’occasione». Con tranquillità il giovane danese ha dichiarato di sapere quali sono le intenzioni del suo avversario, che ogni giorno lotterà per riprendersi la maglia gialla.
«Tadej ha cercato di mettermi sotto pressione fin dall'inizio della tappa, ma questo non mi ha sorpreso – ha detto ieri il danese –. Quando è successo io ero un po’ indietro nel gruppo e ho impiegato un po’ di tempo per tornare da lui, ho faticato è vero, ma non penso di aver usato troppe energie».
Pogacar non perde nessuna occasione e ogni volta che c’è l’opportunità per un nuovo attacco, lo sloveno affonda dritto, ma anche sull’ultima salita di oggi, non è riuscito a fare la differenza. Sulla salita finale, sulla Côte de la Croix Neuve, Pogacar ha attaccato, ma nonostante l’impegno e le energie, il danese, senza faticare, è riuscito a rimanere sulla sua ruota.
«Anche ieri Tadej ha piazzato dei buoni attacchi ma sono riuscito a seguirlo. Sono felice di essere rimasto con lui perché so che mi attaccherà ogni volta che potrà e non si farà sfuggire nessuna occasione». Lasciate le Alpi la battaglia in montagna per conquistare il Tour de France si sposterà sui Pirenei, ma Vingegaard non vuole guardare troppo avanti e preferisce vivere le tappe giorno dopo giorno. «Adesso la gente mi parla dei Pirenei ma non voglio guardare così lontano. C'è un'altra tappa da fare prima di andare sui Pirenei e poi ci sarà il giorno di riposo. Voglio concentrarmi solo su ciò che mi aspetta domani e non voglio guardare oltre».