Silvia Persico l’aveva sognata, sperata e anche studiata per bene. Oggi si arrivava a “Berghem” la sua città, una piccola capitale e centro di una tradizione che solo la gente che è cresciuta qui può veramente capire. La portacolori del team Valcar ce lo aveva detto senza mezzi termini «qui voglio fare bene e darò tutta me stessa» e così senza sé e senza ma la venticinquenne fuoriclasse del ciclocross un piccolo spettacolo l’ha messo in scena sul serio. Sulla Boccola ha stretto i denti e poi in discesa si è lanciata all’inseguimento di Longo Borghini, Vos e Garcia che avevano tentato di sorprendere il gruppo. Silvia non ha paura, conosceva le strade come le sue tasche e si è presa dei rischi che l’hanno ben ripagata. Al traguardo ha raccolto un gran bel terzo posto battuta dalle sole Marianne Vos e Lotte Kopecky.
«Volevo questa tappa sin dal primo giorno, conosco queste strade benissimo, addirittura ogni singolo tombino ed ogni buca. Sulla Boccola ero un po’ attardata, ero circa nella settima o ottava posizione, poi però ho visto che nella discesa Van Vleuten tentava di rientrare e così praticamente le sono andata dietro. Ho iniziato la volata a 200m dal traguardo dando praticamente tutto quello che avevo, ma non c’è niente da dire, Vos e Kopecky sono state più forti di me» racconta Silvia Persico ammettendo che sì, a questa tappa credeva sul serio. E’ qui che praticamente ogni giorno si allena sognando grandi traguardi e soddisfazioni personali, oggi quelle strade sono state invase di gente, molti erano amici e parenti giunti a fare il tifo per lei. Silvia li ha salutati in gara e poi nel dopo tappa ringraziandoli uno ad uno e sentendosi abbracciata da una città che le ha dato tanto e continua a regalarle emozioni.
È il primo podio per Silvia Persico al giro d’Italia donne, un risultato che per molti è vero e proprio oro colato. A sfidare Marianne Vos ci ha ormai fatto l’abitudine, nell’inverno del ciclocross se le sono date di santa ragione provandoci anche un po’ gusto. L’atleta della Valcar non fa che stupire dimostrando che ha tutte le carte in regola per raggiungere grandi risultati. O
ggi a Bergamo ha dato spettacolo proprio davanti lo sguardo attento del ct. Paolo Sangalli e una convocazione per i mondiali è sempre più vicina. «Sinceramente mi piacerebbe raggiungere qualcosa in più di un terzo posto, magari una vittoria - ammette Silvia senza troppi giri di parole - non so quando potrà arrivare il risultato pieno, magari al Giro, al Tour o l’anno prossimo. Ho lavorato tanto per arrivare a questo punto, mesi di sacrifici che ora stanno finalmente dando i loro frutti. Oggi volevo vincere, avevo proprio preparato questa tappa e sono contenta del terzo posto, sono soddisfatta di come stia andando il mio giro, sto raccogliendo buoni risultati e a Cesena ho dimostrato che posso gareggiare con le grandi. La maglia della nazionale è un sogno ed un obiettivo, ma fino a che non la indosso non do nulla per scontato, occorre impegnarsi fino alla fine».
In generale sale in settima posizione, ma Silvia Persico sa che non le basta. Da domani iniziano le montagne, quelle vere, molto più del semplice assaggio avuto a Cesena. Si parte con il Maniva, una salita che la bergamasca ha provato e riprovato più volte, poi le tappe trentine, praticamente una tre giorni che si prospetta di poter dare un grande spettacolo. In Valcar credono in lei e anche la stessa Silvia ha incominciato ad avere più certezze e consapevolezze di dove può arrivare. Escludendo le prime tre, le posizioni della generale sono tutte molto attaccate e potrebbe facilmente risalire fino ad un quarto posto. Lo spazio a disposizione per attaccare c’è ed ora non manca altro che ricaricare bene le forze e mettere in scena uno spettacolo, ancora una volta.