Giulio Ciccone è un fiume di emozioni e dopo la vittoria di tappa conquistata a Cogne si sfoga: «Oggi è stata una di quelle giornate in cui stavo bene, mi sentivo il vero Giulio Ciccone. Ma sapevo che la condizione in questo Giro sarebbe arrivata, anche se confesso che è stata dura mentalmente, tutti hanno messo in dubbio le mie doti, ma io sapevo dentro di me che dovevo fare solo quello che mi riesce bene».
E ancora: «Sono stati giorni diffilcii, la vera batosta però non è stata quella del Blockhaus ma è arrivata prima del Giro, quando mi sono ammalato e le cose non tornavano: ho fatto la seconda volta il covid, poi ho avuto la bronchite con febbre alta e 15 giorni di antibiotici prima del Giro. Consiero questa come la vittoria più bella perché arriva in un momento difficile e particolare. La dedico a mamma e papà, a Marco e soprattutto alla mia ragazza che ha saputo starmi vicino nei giorni più difficili».
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