Mathieu Van Der Poel aggiunge una perla rosa alla sua splendida collezione: prima tappa del Giro d'Italia, prima vittoria e prima maglia rosa per un campione che non finisce mai di stupire.
«Sapevo che non sarebbe stato facile vincere qui e la vittoria non era affatto scontata: Girmay è un corridore molto forte e penso che tra noi due ci saranno altri duelli in futuro. «Molte volte sono stato indicato come favorito quindi non ho sentito molte pressioni in corsa. Lo scorso anno al Tour de France ero molto più nervoso, oggi invece ho anche trovato un po’ di tempo per scherzare quando siamo partiti. La corsa ha impiegato un po’ a prendere un ritmo alto di gara e per questo in gruppo, c’è stato anche il tempo per scambiare delle battute. Ho scherzato un po’ con Tom Dumoulin: gli ho detto che oggi avrei preso la maglia rosa ma che domani invece con la prova a cronometro dovrà vincerla lui. Io ho mantenuto la mia promessa e spero che domani lo faccia lui».
«Sono rimasto molto chiuso nel finale di tappa - racconta poi il capitano della Alpecin Fenix - e ho dovuto molta fatica per recuperare una buona posizione, anche uscendo dalla sede stradale e pedalando sullo sterrato. Ed è una fantastica emozione: è stato bellissimo indossare la maglia gialla, lo è adesso vestire la maglia rosa. Ho cambiato il mio programma tradizionale perché sapevo che questa tappa era adatta alle mie caratteristiche e non volevo lasciarmi scappare un’occasione che non capita tutti gli anni. Quando ho vestito la maglia gialla mi sono emozionato di più perché il Tour è una corsa molto legata alla mia famiglia. La maglia rosa invece era un obiettivo molto importante per me e ci stavo pensando già da diversi mesi».
Domani la corsa rosa partirà con una prova a cronometro e non sarà facile per il campione olandese mantenere la maglia di leader della classifica generale. «Domani ci sarà una tappa a cronometro proverò a mantenere la maglia rosa anche se sarà difficile, come sempre cercherò di fare del mio meglio. Il segreto per vincere è avere la gamba giusta, lo scorso anno al Tour non ero convinto come quest’anno e per questo ero più nervoso. In questo Giro posso dire di essere più sereno e questo senza dubbio aiuta in corsa».