Tra i corridori rientrati in attività dopo uno stato influenzale c’è anche Matteo Trentin, che in questo Giro delle Fiandre correrà come supporto a Tadej Pogacar.
«Sono contento di essere a questa corsa – ha spiegato il corridore dell’UAE Emirates –: sono stato felice del mio rientro alla Gent-Wevelgem, ma non sono ancora davvero al cento per cento. Per poter competere al Giro delle Fiandre devi essere davvero preparato al top se vuoi essere tra i protagonisti».
Il trentaduenne trentino si è ammalato alla Parigi-Nizza e ha abbandonato prematuramente la corsa a tappe francese: dopo il suo rientro ha corso a Gent-Wevelgem e laAttraverso le Fiandre, adesso è pronto ad essere una spalla forte per il suo capitano Tadej Pogacar. «Sto arrivando da un periodo di recupero e questa corsa la prenderò come viene, ma cercherò di far bene».
Trentin come buona parte dei corridori ha sofferto di una forma influenzale ed è stato costretto a ritirarsi, ma ha il vantaggio di aver corso altre volte su queste strade e le corse in Belgio sono adatte a lui. Nel suo esordio stagionale i risultati erano stati positivi, con un secondo posto in Spagna a febbraio e un settimo e nono posto prima alla Omloop Het Nieuwsblad e poi un nono posto alla Kuuurne-Bruxelles-Kurne. Il successo per lui era arrivato il primo marzo quando ha conquistato la Samyn.
«Conosco già un po' quelle strade e le gare fiamminghe. Ieri abbiamo fatto una ricognizione su una parte importante del percorso insieme a Tadej. Ma se vuoi davvero vedere tutto nel dettaglio, hai bisogno di cinque giorni per una gara come la il Giro delle Fiandre. Non avevamo questo tempo adesso».
Matteo Trentin è un corridore che sa ragionare bene e con forte senso critico. E’ arrivato lo scorso anno in UAE Emirates e da subito ha stretto un forte legame con i suoi compagni di squadra e con Tadej Pogacar, corridore che ancora una volta partirà da favorito. «Riguardo Pogacar posso dire che è un corridore che non ha bisogno che gli altri gli dicano cosa deve fare, sa disegnare il suo piano e sarà sicuramente tra i migliori nel finale. È decisamente abbastanza forte per correre un finale di gara come questo. Ovviamente Pogacar può vincere la Ronde alla sua prima partecipazione, ha gambe forti ma soprattutto la testa per farlo».