Giuliano Santarpia si ispira a Peter Sagan: "mi piace per il suo modo di divertire gli appassionati di ciclismo, di correre, di essere personaggio in qualsiasi situazione sportiva e non solo". Questo giovane di Roccasecca, in provincia di Frosinone, è un corridore che si è fatto strada stagione dopo stagione, non solo per i risultati che naturalmente sono il suo marchio di fabbrica: ha corso le due ultime stagioni per la Cps Professional Team, società lucana di Clemente Cavaliere, e dal prossimo anno debutterà tra gli under23 nella Petroli Firenze Hopplà Don Camillo.
Il ciclismo lo aveva abbracciato a 8 anni, grazie a Roberto Cancanelli.
"E' il padrino che mi ha tenuto a battesimo quando sono nato- racconta Giuliano-. Cancanelli è il presidente di un gruppo ciclistico amatoriale, il Master Bike Lazio Ecoliri. In questo team mi sono praticamente svezzato, ho capito cosa è la bicicletta e le gare sono arrivate subito dopo. Ho iniziato da G2 e sono rimasto con loro fino alla categoria G6. Ho fatto l'esordiente con l'Anagni Pantanello, l'allievo con il Velo Sport Ferentino e con la CPS di Cavaliere i due anni da juniores".
Quale sarà il piano per il 2022?
"E' presto per dirlo. Esordirò tra gli under 23 e sarà un mondo tutto da scoprire. Le corse non mi spaventano anche se il salto di categoria è per molti corridori traumatico. Tutto dipenderà dai miei progressi. Alla Petroli Firenze non c'è pressione. L'obiettivo principale sarà quello di imparare e di sfruttare al meglio l'esperienza dei compagni di squadra più anziani. Sono un passista veloce che va bene dappertutto quindi questo è molto buono per me. Che corse farò le decideremo in seguito, il mio sogno è correre il Giro d'Italia Giovani".
Santarpia ha fatto molto bene in questa annata. Il roccaseccano è sfrecciato vittorioso su quattro traguardi: a Canosa di Puglia, nel "Mastrosanti" a Ferentino, a Roccasecca Scalo e nella Matera-Castel del Monte Andria in Puglia. Ma il suo percorso è stato impreziosito dal 18simo posto nella classifica generale del Giro della Lunigiana, dal 12simo al "Buffoni", dal terzo nella "Ciociarissima" di Sora, dal settimo al campionato regionale e dall'ottavo al Gran Premio Liberazione di Roma. E non vanno dimenticati i secondi posti a Contrada Basciani Alba Adriatica, Palermo, Borgata Finocchio, Canosa e Ramazzano Le Pulci nel Perugino. Santarpia è stato chiamato anche a vestire l'azzurro della nazionale, ma soltanto in occasione del raduno collegiale a Piancavallo, in Friuli.
"In assoluto è stata la miglior stagione da quando ho iniziato a correre. Qualcosa è andato storto, ma è normale non sempre la fortuna gira dalla stessa parte. Fisicamente e mentalmente non ho avuto cali e questo ritengo sia stato molto importante per l'andamento di un'intera stagione. Tutto un insieme di eventi mi hanno permesso di rendere al massimo, dal supporto dai miei tecnici al nutrizionista Antonio Lanni che ringrazio tantissimo per avermi seguito al cento per cento in tutte le gare. I suoi consigli sono stati preziosi e si sono visti sulle strade".
Santarpia si allena con scrupolo e notevole impegno. Solitamente svolge la sua preparazione lungo le strade che portano a Cassino, Montecassino, Belmonte, alla zona che porta nei pressi di Sora fino a percorrere la strada vecchia di Avezzano. "Sono strade poco trafficate, si pedala quasi in sicurezza e tranquilli ma con molta attenzione e concentrazione visto che i pericoli sono sempre dietro l'angolo. Spesso mi capita di incontrare altri corridori come Lorenzo Germani, Francesco Parravano e Luca Marziale ragazzi che militano in squadre importanti e cullano come me il sogno di diventare un giorno dei professionisti".
Originario di Roccasecca, località in provincia di Frosinone nel Lazio, tra la Valle del Comino e la Valle del Liri, Santarpia è nato il 29 agosto 2003. Studia all'Istituto Meccanico "Nicolucci Reggio" di Isola del Liri. Vive con i genitori, il fratello Emanuele e la sorella Valeria. Papà Carmine lavora nel Corpo della Polizia Penitenziaria di Frosinone, mamma Anna casalinga. Giuliano è appassionato di moto (ne possiede una da cross) ma soprattutto di cavalli.
"Ho due cavalli, un puledro e un adulto entrambi di colore marroncino. Da sempre sono un appassionato, li tengo nella mia casa in campagna. I miei hanno un bel terreno dove possono correre e stare all'aria aperta. Si trovano davvero molto bene. Il benessere dei cavalli viene prima di tutto".