Dopo la prova a cronometro della quinta frazione, ieri il Tour de France è tornato a mettersi in moto con la frazione di 160 km con arrivo a Châteauroux. Era questa un’occasione importante per gli sprinter e tra questi c’era anche l’ex iridato Peter Sagan. La Bora-Hansgrohe era pronta, ma anche questa volta il campione slovacco non è riuscito a ottenere il successo.
«Abbiamo fatto uno sprint molto veloce dove sono arrivato quinto – ha detto Sagan dopo il traguardo -. Ho ancora un po' di dolore al ginocchio ma, ancora una volta, ho dato il massimo. È un bene che non abbiamo avuto incidenti e che siamo tutti sani e salvi. Vedremo oggi come andrà la corsa».
Peter Sagan in questo Tour de France estremamente nervoso non è riuscito a trovare il successo di tappa, tanto che i migliori risultati ottenuti sono il quinto posto di ieri e poi quello della quarta frazione, con arrivo a Fougères. Il tre volte campione del mondo è venuto al Tour con l’intento di conquistare la maglia verde della classifica a punti, di cui per lungo tempo è stato il dominatore assoluto e, allo stesso tempo, ottenere delle vittorie di tappa. Purtroppo nelle prime frazioni la corsa gialla è stata molto nervosa e anche Sagan è rimasto coinvolto nelle cadute, portando ancora oggi i segni sul corpo.
«La corsa si è subito rilevata molto nervosa e io sono rimasto coinvolto già nella pima maxi caduta della prima giornata. Non avevo riportato conseguenze importanti, ma ho dovuto impiegare molte energie per risalire il gruppo». In quella prima giornata lo sloveno tagliò il traguardo molto indietro chiudendo al 73° posto. Il giorno dopo, con la seconda tappa bretone, le cose non erano andate meglio, chiudendo la corsa al centesimo posto. La Bretagna non ha portato bene a Sagan e proprio quando avrebbe potuto giocarsi un piazzamento importante, è rimasto coinvolto in una caduta molto pericolosa, innescata dall’australiano Caleb Ewan. Era quella la terza frazione e lo slovacco è stato trascinato a terra dall’australiano. Una caduta pericolosa, con il gruppo che arrivava da dietro ad alta velocità ed è riuscito per fortuna ad evitare i due corridori a terra. Il giorno dopo nonostante alcune contusioni, Sagan era davanti per giocarsi la vittoria, ma Cavendish, seguito da Bouhanni e Philipsen, sono stati più forti. Con quel quinto posto lo slovacco aveva ritrovato il sorriso e si era detto ottimista per le occasioni successive. Oggi per Peter Sagan la vittoria non è ancora arrivata e anche la maglia verde, così importante per lui, sembra essere lontana. Lo slovacco però dice di sentirsi bene, che le sensazioni in corsa sono buone e quindi di avere pazienza, perché il successo prima o poi arriverà.