È stato bello il Giro d’Italia? Sì è stato bello, su questo nessun dubbio. Ma è stato seguito? E anche in questo caso la risposta è più che affermativa: tanto, in tutti i modi e in tutti i luoghi, dalla tivù ai social. I dati di cui disponiamo sono una boccata d’ossigeno per il nostro sport che, fino a prova contraria, è praticato nel pomeriggio, non alla sera come per esempio il basket. Gli ascolti della finale scudetto tra Armani e Segafredo - tanto per fare un esempio - sono lì da vedere. In prima serata – e dico in prima serata! – il basket raccoglie quasi 300 mila spettatori su RaiSport HD e poco più di 100 mila su Eurosport 2. Bene, per il nostro Giro d’Italia le cose sono andate molto meglio.
I dati di ascolto (Rai Sport, Rai 2, Rai 3 ed Eurosport) sono cresciuti del 4,6% rispetto ad un anno fa (anche se sempre in calo rispetto al 2015; 16; 17; 18 e 19 dove la media di tappa era di 1.700 mila spettatori): quest’anno media di 1.562.695. È chiaro che è un pubblico ancora molto maschile, ma sta crescendo sempre di più quello femminile, anche se con bacini contenuti. Oltre alla tivù, il Giro raddoppia con le “re-video” (RaiPlay): 77 mila media a tappa con oltre 20 minuti di durata media. La corsa rosa genera più di 3 milioni di views su RaiPlay con una fruizione prevalentemente da smartphone. Un pubblico social più maschile (77%) che femminile (23%).
Gli sponsor e i partner della “corsa rosa” ottengono tutti grandi risultati sotto l’aspetto del ritorno. In particolare i top brand rilevati dall’intelligenza artificiale, le immagini condivise sui social, premiano prepotentemente Enel e staccata, ma nettamente seconda è Eolo, in virtù del fatto – probabilmente – della grande campagna Adv, ma anche di un team simpatico e giovane che ha facilitato l’interesse e la penetrazione del marchio. Avrà inciso la vittoria sullo Zoncolan? Pensiamo di si, anche perché è la tappa più vista, con i suoi 2.500.000 di spettatori e uno share del 17,4%. Molto vista anche la tappa numero 20, quella che si è conclusa all’Alpe Motta, con la vittoria della rivelazione del Giro Damiano Caruso, che ha totalizzato un ascolto medio di 2.300.000 spettatori e uno share del 17,4%.
Insomma, numeri importanti, che premiano un po’ tutti: gli organizzatori di Rcs Sport, la Rai che questo evento produce e le aziende che ci hanno creduto investendo i propri quattrini.