In questo calendario concentrato per far spazio ai Giochi, mentre finisce il Critérium del Delfinato, scatta il Giro di Svizzera. Da oggi e fino al 13 giugno, molti corridori che vorranno a far bene al Tour de France correranno sulle strade elvetiche e tra loro ci sarà anche Tom Dumoulin. Il campione olandese, dopo aver fermarsi lo scorso dicembre, oggi finalmente tornerà nel gruppo.
Da sempre corsa importante in preparazione al Tour de France, il Giro di Svizzera offre la possibilità di vedere molti dei corridori che ritroveremo alla Grande Boucle.
Nel corso della sua storia è successo per tre volte che i vincitori del Giro di Svizzera vincessero poi la Grande Boucle: Eddy Merckx, che conquistò le due corse nel 1974, Lance Armstrong nel 2001, anche se la vittoria dell'americano fu poi cancellata, ed infine Egan Bernal nel 2019. Il colombiano tra l’altro è anche il vincitore uscente, poiché a causa del Covid-19, la corsa lo scorso anno non si è disputata.
Gli occhi ancora una volta saranno puntati sul Team Ineos Grenadiers e su Richard Carapaz. È questa l'occasione per lo scalatore ecuadoriano di correre per se stesso, in assenza di Geraint Thomas, Richie Porte, Tao Geoghegan Hart ed Egan Bernal. In Catalogna e nei Paesi Baschi, Carapaz è stato costretto infatti al ruolo di gregario ma in Svizzera sarà il capitano e con una buona crono d'apertura potrebbe presto passare al comando.
Da non sottovalutare comunque la presenza di Rohan Dennis, secondo classificato nell’edizione del 2019: grazie alla cronometro iniziale, potrebbe rivelarsi un grande outsider.
Attenzione però anche a Rui Costa, che questa corsa l’ha vinta già tre volte. In casa UAE Emirates, Costa dovrà condividere la leadership con il corridore di casa Marc Hirschi, anche se lo svizzero sembra più interessato a una vittoria di tappa che alla classifica generale.
L’Astana-Premier Tech avrà come capitano Jakob Fuglsang, che sarà alla sua sesta partecipazione alla corsa e che rivedremo al Tour de France. Nel 2010 Fuglsang arrivò terzo e tre anni fa fu secondo dietro al vincitore assoluto Richie Porte.
Per la Bora-Hansgrohe ci sarà Maximilian Schachmann: il tedesco è un tuttofare che può andare bene sia su prove a cronometro impegnative, che tenere il passo in salita, considerando che non ci saranno ascese impossibili.
La Bahrain Victorious tornerà in Svizzera con Wout Poels e Gino Mäder.
La Jumbo-Visma, insieme alla Ineos, sarà una delle squadre più attese, con il rientro di Tom Dumoulin che si concentrerà principalmente sulle prove a cronometro, ma anche con un gruppo forte in salita.
Esteban Chaves e Lucas Hamilton saranno i due leader per la BikeExchange. Questa primavera, il colombiano e l'australiano hanno già mostrato diverse buone prestazioni. Chaves è arrivato sesto al Giro di Catalogna, nono al Giro dei Paesi Baschi e ottavo alla Freccia Vallone. Hamilton è arrivato quarto alla Parigi-Nizza, decimo in Catalogna e ottavo al Tour de Romandie.
La Deceuninck-Quick-Step porterà sulle Alpi il campione del mondo Julian Alaphilippe, che sta facendo gli ultimi preparativi per il Tour de France. Il francese troverà in Svizzera alcune tappe adatte a lui.
La Movistar punterà di nuovo su Marc Soler, quarto al Tour di Romandia e purtroppo costretto al ritiro al Giro d’Italia potrebbe fare bene in questa corsa.
Non ci saranno molte opportunità per i velocisti e gli sprinter presenti dovranno resistere in montagna. Tra tutti spunta il nome di Mathieu van der Poel, che in realtà velocista non è, e che in Svizzera si preparerà sia per il Tour de France che per i Giochi Olimpici.
Quest'anno Van der Poel ha preso parte a due corse a tappe nel WorldTour, ovvero l'UAE Tour e la Tirreno-Adriatico, e in entrambe le gare ha vinto una tappa. I suoi avversari più agguerriti saranno Christophe Laporte (Cofidis) e Michael Matthews (BikeExchange).
Percorso
Oggi il via alla corsa, sarà dato dalla prova a cronometro individuale Frauenfeld – Frauenfeld di 10,9 km. E’ la stessa partenza del 2018, ma questa volta con un percorso molto tecnico anche se l'ultima curva sarà a 2,6 chilometri dal traguardo e poi ci sarà un lungo rettilineo fino all’arrivo. Riflettori puntati in particolae, come detto, su Dumoulin che non ha nascosto l’ambizione di voler lottare per l’oro olimpico della crono.
Domani la seconda frazione da Neuhausen am Rheinfall porterà il gruppo a Lachen dopo 173 km di gara. La prima parte della tappa non sarà impegnativa, mentre dopo ci saranno da affrontare tre salite: il Ghöch (8,3 km a 4,7%), la salita a Oberricken (7,8 km a 5,1 km) e per finire la Litschstrasse (2,4 km all'8,3%). Dalla cima di questa salita serviranno solo 5 km per arrivare al traguardo.
Martedì Lachen darà il via alla terza frazione e dopo 185 km si arriverà a Pfaffnau. Sarà questa una frazione dedicata ai velocisti, anche se l’altimetria sarà comunque di 2500 metri.
Mercoledì 9 giugno, 171 chilometri da St. Urban a Gstaad. Sarà questa una tappa importante, dove gli scalatori dovranno fare attenzione. Ci sarà la salita del Saanenmöster, lunga 7,5 chilometri con una media del 4,4%.
Giovedì 10 giugno la quinta frazione di 172 chilometri, da Gstaad a Leukerbad, porterà la corsa subito sul Col du Pillon (6,8 km al 5,1%). Dopo una discesa di oltre venti chilometri, si affronterà una parte pianeggiante, cob passaggio da Aigle e Martigny, le due città che lo scorso anno avrebbero dovuto ospitare i Mondiali di ciclismo. A 40 chilometri dalla fine della corsa, ci sarà la salita del Varen con i suoi 2,4 km al 5,4%. Seguirà una salita di prima categoria di otto chilometri all'8,4%, dove ci sarà sicuramente selezione. Dopo una breve discesa inizierà la salita finale di 8 km al 5,4%, verso Leukerbad. Il dislivello totale sarà di 2.890 metri.
Il percorso della 6a tappa da Andermatt a Disentis/Sedrun per un totale di 130 km, è stato modificato a causa della neve. La partenza che inizialmente era a Fiesch è stata spostata a Andermatt, da dove si sale il versante nord del Passo del San Gottardo con 8,5 km di salita al 7,6%. A seguire la lunga salita del Lucomagno di 19 km al 5,6% è invece percorribile e quindi è rimasta parte del percorso originale. Dopo la lunga discesa ci sarà una breve salita di 1,2 chilometri al 5,1%, con il finale che continuerà a salire leggermente per arrivare a Disentis-Sedrun.
Sabato con la penultima tappa si andrà da Disentis/Sedrun a Andermatt per un’altra prova a cronometro di 23,2 km lungo i quali i corridori dovranno affrontare il Passo dell'Oberalp: dopo un inizio pianeggiante, la strada salirà per 9,5 chilometri con una pendenza media del 6,5%. Dopo 11,9 chilometri i corridori raggiungeranno la vetta e anche l'unico punto intermedio di questa cronometro. Poi ci sarà la discesa veloce e molto tecnica con 9 tornanti, che porterà ad Andermatt.
La tappa regina del Giro di Svizzera sarà l’ottava e ultima frazione, di 160 km con partenza e arrivo a Andermatt. Ma, proprio come la sesta tappa, anche questa e ha subito alcuni cambiamenti a causa della neve. E’ stato chiuso il Sustenpass ma si affronteranno ugualmente tre colli alpini, per un totale di 3.560 metri di dislivello. Si affronterà subito l'Oberalppass con i suoi 10,8 km al 5,5%. Dopo una lunga discesa, si affronterà nuovamente il passo del Lucomagno 16,5 km al 5,3% mentre il finale si snoderà sul Passo del San Gottardo, con i suoi 13 km al 6,8%, che questa volta si prenderà dal versante a sud. Da qui partirà una lunga discesa, che porterà i corridori verso il traguardo di Andermatt, dove verrà svelato il nome del vincitore del Giro di Svizzera del 2021.