Il Giro d’Italia è di Egan Bernal. Il capitano della Ineos Grenadiers, oggi grazie al secondo posto, ha consolidato il suo vantaggio in classifica generale. «Anche oggi abbiamo saputo gestire la corsa – ha detto Bernal -. I miei compagni sono stati bravissimi in particolare Castroviejo, che ha gestito la corsa alla perfezione, e Martinez».
Daniel Martinez anche oggi è stato straordinario, pilotando perfettamente Egan nell’ultima salita verso il traguardo di Alpe Motta. «Veramente tutti sono stati fantastici e Martinez è stato incredibile nel finale, sono rimasto senza compagni solo nell’ultimo chilometro, quando ho cercato di mantenere il distacco da Caruso». Damiano oggi è stato straordinario, ha attaccato e dopo essere rimasto da solo con Bardet ha conquistato in solitaria la ventesima tappa del Giro d’Italia, consolidando il suo secondo posto in classifica generale.
«Avevo gambe e squadra in corsa, ma c’era il secondo della generale, Caruso, che mi stava davanti con un gruppo di dieci uomini, mi sentivo bene, ma sapevo anche che per perdere basta un attimo, anche una semplice distrazione può farti andare indietro. Per fortuna non ho avuto problemi e ho creduto in me stesso e in Martinez».
Bernal ha corso bene e domani partirà con un vantaggio di 2 minuti su Caruso e e 3’23” su Yates. Distacchi questi, che lasciano tranquillo il ragazzo colombiano. «Ho due minuti di vantaggio su Carsuo per la prova di domani e farò la cronometro a tutta. Non pensavo di arrivare con questo vantaggio e sono fiducioso, ma finché non terminerà la corsa domani dovremo aspettare per festeggiare».
Bernal a questo Giro d’Italia non è arrivato con la forma che voleva: a causa dei problemi alla schiena è stato costretto a ritardare la preparazione e non ha potuto prepararsi molto per le prove contro il tempo.
«Non ho lavorato molto sulle crono a causa del mio dolore alla schiena. Ho potuto fare solo qualche allenamento prima di venire qui. Per domani sarà fondamentale aver recuperato bene e avere la forza nelle gambe. Ho lavorato tanto e fatto del mio meglio. Purtroppo questa preparazione per il Giro non è stata come avevo pianificato inizialmente». Per Bernal c’è stato un solo giorno di crisi in questa corsa, dopo l’ultimo giorno di riposo, sulla salita di Sega di Ala.
«Ho sempre detto che bisogna mangiare per recuperare. Forse ho mangiato un po’ meno nel giorno di riposo e questo potrebbe aver inciso su quella giornata. Per recuperare bene bisogna mangiare nel modo corretto e il giorno dopo forse ero troppo leggero. Ma adesso sto bene».
In Colombia c’è una forte crisi e ci sono dei disordini ma Bernal non ha voluto spiegare il proprio pensiero in merito, sottolineando però la propria vicinanza alla sua terra. «Sui disordini in Colombia ho già detto quello che penso, è difficile da spiegare, dovremmo stare seduti per almeno due o tre ore per raccontare cosa sta vivendo la mia gente. Spero solo che tutto si risolva al più presto, per il bene di tutti».
Infine una battuta su Caruso che oggi è andato veramente forte. «Sono felice per Damiano. Fare il gregario anche se hai gambe buone è da vero uomo. Poi riuscire a essere sul podio di un grande giro penso che per lui sia qualcosa di molto importante. Era arrivato qui pensando di fare il gregario e poi si è trovato capitano e ha vinto anche una tappa. Ha fatto il Giro perfetto per lui e domani sono felice che saremo insieme sul podio. Gli ho chiesto di non fare la crono a tutta, così io potrò rimanere primo e lui secondo...».