Jacub Mareczko ha tagliato il traguardo con un urlo liberatorio festeggiando la vittoria nella prima tappa della Settimana Ciclistica Internazionale Coppi e Bartali. Una vera e propria rivincita dopo la sfortunata caduta negli ultimi chilometri della per “Per sempre Alfredo” che lo aveva tagliato fuori dalla volata finale.
«Questa vittoria ci voleva, è stato il giusto premio per il lavoro svolto dalla mia squadra, è un successo che dedico a loro - racconta il portacolori della Vini Zabù a tuttobiciweb -. Domenica mi è dispiaciuto davvero tanto, avevamo fatto tutto in modo perfetto, stavo veramente alla grande, poi però a tre chilometri dal traguardo sono caduto. Al termine della corsa ero arrabbiatissimo e forse proprio questa voglia di rivalsa mi ha spinto a dare tutto me stesso».
Una tappa voluta e rincorsa dalla Vini Zabù che questa mattina è partita da Gatteo con l’intenzione di centrare il massimo risultato. Una corsa gestita alla perfezione fin dalle prime fasi di gara, tattica che ha permesso al suo capitano di giocarsi la volata e di battere allo sprint Mark Cavendish.
«Quando ho saputo che dovevo partecipare alla Coppi e Bartali il mio pensiero è andato subito a questa tappa, sapevo benissimo che molto probabilmente sarebbe stata l’unica occasione a mia disposizione e così non volevo sprecarla - prosegue Mareczko -. Abbiamo cercato di controllare la corsa fin da subito, abbiamo lasciato andare via la fuga gestendo però il distacco. I miei compagni mi hanno portato all’ultimo chilometro facendo un lavoro incredibile che mi ha permesso di evitare la caduta che c’è stata a circa 800 m dall’arrivo. Riccardo Stacchiotti è stato veramente prezioso, quando si è spostato, ho preso la ruota di Cavendish e all’ultimo gli sono passato davanti. Devo ammetterlo, vincere davanti ad un ex campione del mondo è sempre una grande soddisfazione».
È la seconda vittoria stagionale per Jakub Mareczko, un successo che fa bene al morale, ma che soprattutto lancia un segnale importante in ottica Giro d’Italia.
«Stiamo cercando di lavorare il più compatti possibile, diciamo che sono un po’ le prove generali per riuscire a trovare le giuste sintonie per affrontare la corsa rosa, poco per volta ci stiamo affinando e dobbiamo farci trovare pronti al grande appuntamento di maggio».