Abbiamo conosciuto l’imperiese doc Mirco Marvaldi, freschissimo settantacinquenne, poco meno di una cinquantina d’anni fa. Era un appassionato cicloamatore della neonata Associazione Sportiva Pedale Imperiese di cui è stato socio fondatore, dirigente e sempre appassionato cicloamatore. Era impegnato nello staff organizzativo dei vari eventi ciclistici locali che avevano – e hanno – nella caratteristica spianata di Borgo Peri, sul panoramico lungomare di Oneglia, Ineja nella parlata locale, ossia il nucleo costitutivo storico del comune di Imperia, il palco naturale, la copertina panoramica fra mare e una quinta di maestose palme. Il comune ha assunto l’attuale denominazione - per decreto imposto - nel 1923, unendo a Oneglia l’abitato di Porto Maurizio, nuclei divisi, pure ora, – proprio divisi poiché l’unione per decreto non è mai stata accettata dai nativi originari di Oneglia – dal torrente Impero dal quale è ripreso il nome conferito alla nuova città che ha inglobato anche località minori del circondario prossimo.
Mirco Marvaldi - e citando Mirco è giusto ricordare anche il gemello Marco, due gocce d’acqua come si suole dire con percorsi sovente comuni anche nell’attività legata alla pratica sportiva – è, un po’ a sorpresa per il suo operare fattivo ma schivo per ogni ribalta, l’autore che firma una bellissima pubblicazione. E’ un libro di grande formato, spettacolari immagini, copertina cartonata, 280 pagine che raccolgono, con accattivante, piacevole grafica, i quarant’anni di storia, dal 1981 al 2020, del Comitato San Giovanni e Tradizioni Onegliesi e dell’Accademia dello Stoccafisso di Imperia, pure editore della pubblicazione. E’ una piacevole proposta della storia e delle tradizioni di Oneglia che abbracciano vari settori della specificità della vita cittadina, ripartita in molteplici settori d’interesse con riuscita, incisiva sintesi.
Non è comunque nuovo a cimentarsi in laboriose e dettagliate ricostruzioni come quella, in sei fascicoli, della vita del Pedale Imperiese dalla fondazione al 2014 e, sempre per il versante ciclistico, “Cenni sull’organizzazione di una manifestazione sportiva” e “Il raduno nazionale del cicloturismo del 1997 di Imperia”. Ha spaziato pure in vari versanti, dalla cucina, alle tradizioni locali dell’Imperiese, al volontariato e all’assistenza e sostegno di soggetti terzi.
Mirco Marvaldi, bancario per professione, responsabile di filiali del “suo” territorio dapprima alla Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, diventata poi Banca Carige, dalla metà degli anni 1970, ha dedicato le ferie e molta parte del suo tempo libero al ciclismo operando nell’organizzazione di manifestazioni ciclistiche quali raduni nazionali, medio fondo, tricolori juniores, allievi, declinati anche al femminile, tappe del Giro d’Italia – professionisti e dilettanti -, Trofeo delle Regioni e molto altro ancora. Manifestazioni delle quali conserva un corposo repertorio con note didascaliche e utili, precise descrizioni e riferimenti per molteplici aspetti. Per una ventina d’anni è stato presidente provinciale F.C.I., componente la Commissione Nazionale Cicloturismo e per otto anni consigliere Comitato Provinciale CONI, storicamente presieduto da un nome di rilievo quale il commendatore Ivo Luigi Bensa, apprezzato commissario internazionale FCI e UCI, distinto da lunga e brillante carriera alle massime competizioni internazionali.
Per una trentina d’anni Mirco Marvaldi, è premuroso e apprezzato collaboratore del Giro d’Italia e di varie altre corsa rosa, dapprima nella squadra dei “piloti” di giuria in corsa e, nel dopocorsa, il “dopolavoro” nella segreteria tecnica, senza l’ausilio del computer, poi nella squadra degli arrivi, con compiti sempre assolti con precisione, educazione e aperto spirito collaborativo verso tutti. Ha poi operato anche con l’UCI per i campionati del mondo di Varese, Mendrisio e Firenze e, giusto per non farsi mancare niente, al viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006.
Un’attività continua e varia che gli ha consentito, probabilmente, di mantenere, con una costante educazione anche alimentare, un’invidiabile silhouette, in pratica la stessa di cinquant’anni fa.
Parte del ricavato della vendita è destinata a sostenere la LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) per la delegazione di Sanremo/Imperia e dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova.
Merita certamente un plauso l’operato di Mirco Marvaldi e dei suoi collaboratori del Comitato san Giovanni e Tradizioni Onegliesi, fra i quali la dinamica signora Anna Boriasco, per una pubblicazione sostenuta e supportata dagli apporti di varie realtà, pubbliche e private, del territorio che hanno colto e creduto nelle valenze molteplici e proprie di “una memoria come elemento fondamentale dell’identità dell’associazione e, un poco, anche della vita della collettività di Oneglia e della città”, musica e parole di Mirco Marvaldi, onegliese doc, che continua a pedalare nello sport, così come nella vita, che dedica quest’opera alla sua famiglia citando i nomi propri di Daniela, Alessandro con Margherita, Roberta con Davide e i nipoti Eleonora, Sofia, Federico e Diego, senza altre specifiche.
Per informazioni: www.ineja.it