Ivan Basso sta continuando a portare avanti un sogno, quello di plasmare una struttura ciclistica e condurla in una scalata (come quelle che gli riuscivano da corridore) attraverso le categorie. Nata nel 2013 sotto l'egida della Fondazione Contador, gestita e animata dai fratelli Fran e Alberto, la squadra nelle ultime tre stagioni ha corso come Continental mentre quest'anno esordirà nella categoria ProTeam come Eolo Kometa.
Denominazione rinnovata, colore e nazionalità pure: da spagnola è diventata italiana, divenendo la quarta Professional nostrana insieme a Bardiani Csf Faizanè, Androni Giocattoli Sidermec e Vini Zabu Brado Ktm. E vestirà di azzurro. Ma pure alcune costanti, come lo sponsor Kometa, attivo in Ungheria ma italianissimo, anzi valtellinese doc. E un organigramma che tra i dirigenti vede sempre i due colleghi e soprattutto grandi amici Alberto Contador e Ivan Basso.
«Questo non è un punto d'arrivo, ma di partenza – afferma orgogliosamente Basso – è sempre così nel ciclismo. Quando vinci, pensi subito a cosa fare per vincere ancora, e quando perdi pensi a cosa ci vuole per ripartire immediatamente. Non essere mai stazionari: funziona per i ciclisti e per le persone in generale. Guardate ad esempio quello che sto realizzando. In un mondo come questo, che continua a correre velocemente, non c'è spazio per i ripensamenti: mentre ti fermi a pensare a come far qualcosa, c'è qualcun altro che lo sta già facendo.»