I vertici della Federciclismo francese sono al centro di uno scandalo che sta creando molti problemi. Una giovane giudice ha sporto denuncia contro uno dei vicepresidenti della Federazione Ciclistica Francese (FFC), con un’accusa pesante, quella di molestie sessuali. Questo è quanto è stato riportato dal quotidiano francese L’Equipe: i fatti si sarebbero svolti lo scorso agosto durante il Tour de Savoie Mont-Blanc.
In seguito alla denuncia è stata avviata un'indagine dalla procura di Roanne: la donna era uno dei giudici di gara durante la corsa in Francia e sarebbe stata vittima più volte di osservazioni sessiste e inviti a trascorrere la notte insieme al vice presidente della FFC. Nella denuncia si legge che i vari episodi si sono svolti alla presenza di altre persone.
Le accuse riguardano osservazioni impertinenti e ripetute e persino minacce rivolte a chi ha cercato di intervenire. Sentita il 7 dicembre al commissariato di Roanne, la donna ha descritto con precisione i fatti per i quali ha deciso di sporgere denuncia per "molestie sessuali".
«Sono una giudice di ciclismo e sono stata al Tour de Savoie Mont-Blanc che si è svolto dal 4 all'8 agosto 2020 – ha detto la giovane nella testimonianze riportate da L'Équipe -. In questo contesto, una persona, uno dei vicepresidenti della Federazione francese di ciclismo, ha fatto osservazioni sessiste quando mi ha chiamato. [...] È successo più volte durante la competizione, non eravamo mai soli quando ha fatto queste osservazioni».
La donna nei fatti ha riportato di una prima cena con altre persone dove il dirigente avrebbe raccontato della sua valigia smarrita durante il suo viaggio in aereo dalla Bretagna e che, a causa di questo, sarebbe stato costretto a dormire in mutande e con la maglietta offerta dall'organizzazione.
«Fu lì che lui mi sfidò dicendo: Se vuoi venire a vedere cosa c’è…». L’uomo, la cui identità secondo il sito Cyclismactu riporterebbe a Ludovic Sylvestre, avrebbe anche fatto commenti inappropriati e con letture a sfondo sessuale sulla conoscenza delle regole di gara.
«Una sera a tavola, davanti alle stesse persone, mi fece la seguente domanda: Sai cosa significa PPO nel linguaggio del ciclismo?». La giovane donna rispose che la sigla si riferiva al passaggio obbligatorio per raggiungere il villaggio di partenza o quello d'arrivo mentre il vice presidente della FFC rispose che la sigla si riferiva in realtà “un piccolo tubo obbligatorio", puntando quindi ad un gioco di parole.
Un terzo episodio denunciato dalla giudice è avvenuto nell'auto dell'organizzazione, al termine dell'ultima tappa, ovvero la cronometro finale. «Dissi: stasera vado a dormire all'hotel vicino all'aeroporto. Mi chiese di dormire a casa sua e che mi avrebbe riportato in aeroporto il giorno dopo, ma io mi rifiutai».
L'ultimo fatto denunciato riguarda un fotomontaggio in cui la donna è apparsa in costume da bagno a bordo di una piscina con la frase riportata: Non è così timida. Il dirigente francese che ha confermato quanto denunciato dalla giovane, riguardo quest’ultimo episodio ha riferito di non esserne l’autore e di non aver mai visto il fotomontaggio.
Oltre alla denuncia alle autorità, la donna inoltre ha allertato la FFC, tramite il comitato etico della Federazione, al fine di avviare un'indagine interna. Michel Callot, presidente della FFC, ha affermato di non essere stato messo a conoscenza del fascicolo da parte del comitato etico. «Abbiamo una commissione composta da due magistrati e un professore di diritto – ha detto Callot -. Se si ritiene che ci sia materiale da perseguire, è possibile deferire la questione alla commissione disciplinare o anche alla giustizia».
Il vicepresidente accusato non è stato sospeso provvisoriamente dalle sue funzioni nei vari comitati di cui è membro. «Attualmente, nessuno sarebbe in uno stato di pericolo immediato - ha spiegato Michel Callot - penso quindi che le autorità debbano essere libere di svolgere il loro lavoro senza pregiudicare la loro decisione».
Secondo la giudice che ha sporto denuncia ci sarebbe un'altra giovane donna che era allo stesso tavolo durante le cene del Tour de Savoie Mont-Blanc; quest'ultima avrebbe detto al dirigente che non poteva fare simili osservazioni ad una persona di sesso femminile e per questo sarebbe stata “invitata” ad allontanarsi. Raggiunto per telefono, il vicepresidente non ha negato i fatti, ma ha riferito di non sapere dell’esistenza di una denuncia nei suoi confronti.
All'inizio di quest'anno un altro caso di molestie sessuali aveva coinvolto la FFC. In quella occasione si era trattato di un preparatore sportivo venuto in contatto quotidianamente con giovani atlete, che avrebbe molestato diverse volte le ragazze. L’uomo è stato licenziato dalla Federazione dopo un'indagine interna, che aveva raccolto diverse di testimonianze.