Sull’Angliru Richard Carapaz si è ripreso la maglia rossa di leader, ma domani per la prova a cronometro non sarà lui il favorito. A La Coruña, per il secondo giorno di riposo, il leader delal Ineos Grenadiers si è rilassato, proprio perché sa che lo attende un giorno importante. «Mi sono preso il giorno libero, volevo stare un po’ in pace, perché la cronometro di domani sarà molto difficile».
I chilometri da percorrere da Muros a Mirador de Èzaro saranno 33,7 e su quella strada probabilmente si deciderà chi questa Vuelta non la vincerà.
«Mi sono preparato al meglio, cercando di concentrarmi e rimanere il più calmo possibile, penso di poter fare una buona prova. Domani sarà il tempo a decidere la corsa, ma la Vuelta ancora non è finita. Abbiamo ancora una settimana di corsa davanti a noi, con molti chilometri da percorrere e tante montagne da scalare, nulla è ancora deciso ma io mi sento sereno».
Nella classifica generale i primi quattro sono tutti vicini, con appena 10 secondi che dividono Carapaz da Roglic, Carthy insegue a 32 e 35 secondi sono invece quelli di ritado di Daniel Martin.
«Molti dei miei rivali hanno più esperienza di me nei grandi giri e penso che nemmeno Hugh Carthy vada sottovalutato. Sull’Angliru ha mostrato il suo valore. Sono comunque fiducioso, la situazione diventerà ovviamente più chiara giorno dopo giorno: al termine della tappa di domani vedremo dove saremo e capiremo se possiamo vincere la Vuelta».