Al Giro d’Italia dello scorso anno, la UAE Emirates conquistò la maglia rosa. Lo fece con Valerio Conti, che arrivando secondo alle spalle di Masnada, sul traguardo della sesta tappa, fu il primo romano ad indossare la maglia rosa nella storia della corsa. Valerio oggi è stato l’uomo che ha aiutato Diego Ulissi a vincere ad Agrigento. Punterà alle vittorie di tappa e se ci sarà l’occasione, proverà a fare classifica.
Lei oggi è stato l’uomo chiave per Ulissi, come avevate programmato il suo attacco?
“Ci conosciamo da tanti anni e siamo simili come corridori e per questo c’è molto feeling. Nel bus la strategia già era stata fatta, ma in corsa qualcosa può cambiare. Ho aspettato che lui si spostasse avanti e quando è arrivato e si è messo alla mia ruota, ho capito che stava bene e che quello era il momento giusto”.
Come è andato il suo attacco?
“A due chilometri e mezzo dal finale sono partito. Ho dovuto fare gara dura perché l’andatura era buona e la salita non era troppo difficile. Sono dovuto andare fortissimo per fare selezione e per fortuna è andata come volevano”.
Cosa le ha detto Ulissi finita la corsa?
“È venuto a ringraziarmi. Ci conosciamo da 8 anni, tra noi non servono troppe parole, con lo sguardo ci capiamo subito”.
Lei lo scorso anno ha vestito la maglia rosa, che effetto le fa tornare in questa corsa che le ha dato tante soddisfazioni?
“Al Giro tutto cambia, è la mia gara e l’adrenalina sale e riesco a dare il 110 per cento. È difficile da spiegare, questa è la nostra corsa e noi italiani la sentiamo in un modo diverso”.
Lo scorso anno è stato uomo di classifica, quest’anno a cosa punterà?
“ Abbiamo Gaviria per le volate e Ulissi per le tappe più particolari, come quella di oggi con percorso misto. Io mi concentrerò sulle vittorie di tappa e se dovesse esserci l’occasione, ovvero che sono davanti e mi sentissi bene, potrei prendere in considerazione la classifica generale. Ma solo se ci sarà la possibilità, non è questo il mio obiettivo principale”.