La UAE Emirates arriva al Giro d’Italia con il morale altissmo, dopo la vittoria del Tour del France con Tadej Pogacar. Tra le punte della squadra ci sarà Diego Ulissi che, dopo un Mondiale sotto tono, vuol fare bene alla corsa rosa e già dalla seconda tappa cercherà di puntare alla vittoria.
Arrivate alla corsa con una vittoria importante alle spalle, quella del Tour de France. Questo vi farà correre con più timori o più rilassati?
«Al Tour è arrivata una vittoria che nessuno si aspettava. Noi ci sentiamo molto tranquilli, adesso siamo al Giro e siamo concentrati su questa corsa per portare a casa il maggior numero di tappe».
Guardando il percorso, ci sono delle frazioni che le si addicono?
«Dobbiamo capire quali saranno le tappe più adatte a me. Nelle prime due settimane abbiamo visto che ci sono delle frazioni per le mie caratteristiche e penso subito alla tappa con arrivo ad Agrigento. Il mio obiettivo sarà quello di conquistare più vittorie di tappa».
Agrigento ha detto che sarà una tappa per lei, potrebbe essere l’occasione per mettere da parte un Mondiale non andato bene?
«Quando si ha un appuntamento così importante come il Mondiale e le cose non vanno come desideri, l’amarezza c’è ed è tanta. Bisogna però ripartire e guardare avanti. Agrigento è una tappa adatta a me e spero di aver recuperato dal punto di vista fisico. Sono stato male anche nei giorni successivi al Mondiale e spero di aver recuperato al meglio».
Lei ha vissuto la quarantena a febbraio quando stava correndo ad Abu Dhabi, cosa le ha insegnando questa esperienza?
«Quello che abbiamo passato in quelle settimane è stato molto particolare. Abbiamo capito che nella vita nulla è scontato, dalla corsa siamo passati alla quarantena in pochissime ore. A causa di questo non sono stato presente alla nascita di mia figlia, ho perso le sue prime settimane di vita e tornato a casa ho avuto modo di riflettere. Sono situazioni che ti portano a vedere la vita con altri occhi. Non dobbiamo però fermarci e abbiamo imparato a superare anche questi momenti».