Dino Salvoldi da vent’anni guida le azzurre, ha vinto tanti titoli ed oggi questo bronzo,lo rende felice, perché sa di aver lavorato bene e che le sue ragazze hanno dato veramente il massimo.
“Senza dubbio il podio è stato formato dalle tre atlete più forti in questo momento. Le olandesi sono le più forti al mondo e il nostro terzo posto è stato il risultato massimo che potevamo aspettarci. Hanno corso con il cuore le nostre ragazze e questo ha fatto la differenza in corsa”.
Questa mattina alla partenza era molto sorridente, sapeva che sarebbe arrivato un risultato importante?
“Avevo la consapevolezza di aver lavorato bene e sapevo che Elisa era molto preparata. Ovviamente un po’ di rischio e di apprensione c’è sempre, siamo ad un Mondiale e non ad una gara qualunque. Se avessimo avuto un’altra atleta forte come lei in squadra, probabilmente avremmo potuto aspirare a qualcosa di più”.
L’ultima parte della gara è stata molto nervosa, come l’ha vissuta?
“Una volta che la Van der Breggen è andata in fuga, abbiamo accettato di correre per il secondo posto. Le ragazze si sono rialzate e si sono fatte riassorbire dal gruppo, davanti ho messo le due più giovani al loro debutto Mondiale ed Elisa ai piedi dell’ultima salita ha lottato per salire sul podio”.
Il ciclismo femminile sta crescendo ma ancora non riusciamo ad avere delle giovani che riescono a competere e vincere con le più forti al mondo. Cosa ci manca?
“Abbiamo un gruppo di giovani che sta crescendo bene. Sulla pista stanno vincendo tanto e anche su strada. Con percorsi diversi da questo, stanno dando risultati, ma ancora non sono pronte per percorsi così selettivi”.
Quale è stata la chiave che ha permesso ad Elisa Longo Borghini di tornare ad essere così competitiva?
“Da un punto di vista della preparazione non mi ha mai preoccupato. Elisa si è sempre allenata tantissimo e anche rispetto alle altre azzurre lei ha sempre lavorato di più. E’ stata più attenta all’alimentazione, corre in una squadra forte che l’ha aiutata ed ha imparato ad essere più tattica. Molte volte la sua generosità in corsa non è stata ripagata. Purtroppo lei non è un’atleta veloce e questo è un punto enorme a suo svantaggio, che però cerca di compensare rendendo la gara più dura. Sicuramente è l’atleta più forte che abbiamo e io sono soddisfatto di quello che ha fatto”.
Adesso metterà da parte la strada e ricomincerà la pista. Quali saranno i vostri programmi?
"Già dai primi giorni della prossima settimana sarò a Montichiari a lavorare con le ragazze, rientrerà anche Letizia Patrnoster e lavoreremo per preparare i prossimi appuntamenti, sperando che nessuna corsa venga annullata a causadel Covid19”.