Marta Bastianelli non vestirà la maglia azzurra in questo Mondiale. Lei, che ha conquistato le maglie di tutte le competizioni più importanti, non sarà al via del Mondiale di casa. “La maglia azzurra è un simbolo e quando non sei pronta ad indossarla, anche se sei stata scelta, devi avere il coraggio di rinunciare”.
Marta Bastianelli ha avuto la mononucleosi e, nonostante il recupero, ancora non si è sentita pronta per un appuntamento così importante. “Quando sei in corsa hai sempre degli obiettivi e quando devi prendere parte al Mondiale lo fai con orgoglio, perché l’azzurro della maglia lo porti anche nel cuore e sai che stai correndo per qualcosa di veramente importante”.
Già in Spagna, nelle prime corse post Lockdown, Marta sentiva che qualcosa non stava funzionando. Il suo corpo non rispondeva allo sforzo fisico, non reagiva come al solito e, ad ogni corsa la situazione non evolveva in modo positivo. “Abbiamo deciso di fare una serie di analisi e purtroppo sono risultata positiva alla mononucleosi. Mi sono dovuta fermare e scendere dalla bici, per dar modo al mio corpo di guarire. Queste malattie non scompaiono in modo rapido, ci sono delle ricadute e ogni persona reagisce in modo diverso”.
Marta ha deciso di fermarsi e nonostante il recupero, il suo fisico ancora non è tornato lo stesso di prima. Il cittì azzurro Dino Salvoldi la voleva in squadra e fino all’ultimo ha sperato in una sua ripresa, ma alla fine è arrivata la rinuncia. “Dino come sempre si è dimostrato molto attento. È stato uno dei primi a chiamarmi quando ha saputo della mononucleosi e si è sempre informato sul mio stato di salute. Anche la scorsa settimana mi ha chiamata proponendomi di correre questo Mondiale, ma io non me la sono sentita. Bisogna essere responsabili ed onesti con se stessi e con gli altri. Non potevo venire a questo Mondiale sapendo di non poter essere un sostegno per la squadra. È più giusto che il mio posto sia stato dato ad un’altra ragazza. Mi sarebbe piaciuto correre ad Imola, è il Mondiale di casa nostra, ma veramente non avrei assolto nel migliore dei modi al mio ruolo di atleta”.
Marta ora sta molto meglio, le analisi vanno bene e si sta impegnando per i prossimi appuntamenti. “Sarò alle Classiche e voglio andarci con la certezza di poter lottare per un risultato importante. Mi piacerebbe vincere ancora una grande classica, ma non sarà facile. C’è stato il lockdown e le corse sono state tutte spostate. Non saranno le Classiche di primavera e correremo in autunno e tutto sarà diverso. Io come sempre mi impegnerò al massimo, cercando di ottenere un risultato importante”.