Sono stati rilasciati nella notte il medico e il massaggiatore fermati nei giorni scorsi su ordine della procura di Marsiglia nell'ambito di un'inchiesta su un sospetto uso di doping al Tour de France all'interno della Arkea-Samsic, team del campione colombiano Nairo Quintana.
Secondo quanto reso noto da Dominique Laurens, procuratrice della Repubblica di Marsiglia, "l'indagine è ancora in corso", e non sono esclusi sviluppi. I due membri dell'equipe medica di Arkéa-Samsic, portati al Tour da Quintana, erano in stato di fermo da lunedì, con l'accusa di "somministrazione e prescrizione ad un atleta, senza giustificazione medica, sostanza o metodo vietati nell'ambito di un evento sportivo".
Diversi corridori della squadra sono stati anche "ascoltati senza sospetti", ha specificato la signora Laurens ieri sera. Questi corridori, la cui identità non è stata confermata dall'ufficio del procuratore di Marsiglia, sono sospettati di aver trattenuto "senza giustificazione medica" una "sostanza o metodo proibito" che potrebbe essere servito come doping, nell'ambito del Tour. Secondo notizie riferite da diversi media francesi, l'indagine effettuata il 16 settembre a Méribel, ha preso di mira diversi corridori della Arkéa-Samsic, tra cui Dayer Quintana, fratello di Nairo.
In un comunicato ufficiale, il general manager della Arkea Samisc Emmanuel Huber conferfma: «Siamo stati informati del fatto che due corridori del nostro team sono stati ascoltati come liberi testimoni. L'équipe Arkea Samsic e e il suo manager sono sodddisfatti di queste notizie rassicurati e rinnovano il loro impegno e il loro attaccamento ai valori dell'onestà e dell'etica sportiva. E come membro del MPCC, l’équipe Arkéa-Samsic ricorda di aver sempre promosso nei suoi vent'anni di storia i valori del ciclismo pulito e della massima correttezza».
Sono liberi di gareggiare e allenarsi, i due corridori della Arkea-Samsic ascoltati lunedi nell’ambito dell’indagine aperta dalla procura di Marsiglia. I due atleti di cui non sono stati fatti i nomi dagli inquirenti, non sono sottoposti a nessuna restrizione e possono proseguire normalmente la loro attività.