La Colombia oggi è tornata a far festa: anche se sono lontani i giorni pieni di colore sui Pirenei e dei balli di gruppo, Miguel Angel Lopez ha onorato il suo popolo. “Per me vincere su queste montagne a oltre 2300 metri di altitudine, è stato come correre sulle strade di casa”.
Il colombiano dell’Astana è nato a Pesca a oltre 3000 metri di altitudine e in molti, sapevano che oggi lui sarebbe stato uno dei possibili vincitori. “Con la squadra eravamo molto fiduciosi, aspettavamo questa tappa, perché era un terreno adatto a noi. Abbiamo veramente lavorato tanto e abbiamo lottato per conquistare questa vittoria”.
Vincere oggi non era facile, il finale è stato terribile con 21 chilometri di salita fino al traguardo di Meribel con il Col de La Loze, che hanno fatto saltare tanti corridori. Commosso Lopez, fino alle lacrime mentre raccontava la sua impresa: questa vittoria è per la sua famiglia, per sua moglie e suo figlio, nato lo scorso anno poco prima del Giro d’Italia. Un legame forte quello tra il capitano dell’Astana e la sua famiglia, tanto che la sua squadra per lui ha creato dei programmi di allenamento speciali,che può seguire rimanendo nella sua terra.
Lo scorso anno venne raggiunto in Colombia da due compagni di squadra e un massaggiatore, per permettergli di rimanere vicino alla moglie nell’ultimo periodo di gravidanza. “Questa vittoria è per mia moglie e per mio figlio. Per me è molto difficile stare lontano da loro, ma questo è il mio lavoro e loro sono sempre nei miei pensieri. Sono così emozionato per questa vittoria, è difficile spiegare la mia felicità. Abbiamo lavorato veramente tanto, non è stato facile raggiungere questo obiettivo e già pensiamo a quello che possiamo fare nei prossimi giorni per migliorare”.
Lopez oggi ha vinto e alle sue spalle Roglic è arrivato con 15” di ritardo, con Pogacar terzo a 30”. E’ cambiata quindi anche la classifica generale, con Lopez adesso sul terzo gradino del podio a 1’26” dal leader.