Lui è l’uomo dei contrasti che in montagna sa vincere sia in discesa che in salita. Roglič tornerà in quella zona della Francia, dove andava veloce, ma non con la bici, con i suoi sci, quando velocissimo si lanciava nel vuoto guardando davanti a se’ senza paura. C’è Grenoble sede delle Olimpiadi invernali e Courchevel, con quel trampolino che Roglič, ha saltato tante volte e che si trova ad appena 17 chilometri dal traguardo di domani.
Il trentenne sloveno senza troppa fatica, si sta difendendo dagli attacchi del connazionale Pogačar. «Domani si farà sul serio e mi aspetto attacchi. Ho buone gambe e posso contare su una grande squadra». Con queste parole Roglič ha parlato della tappa di domani, una delle più attese della corsa. «Domani ci sarà una tappa vera non si scherzerà. Gli ultimi cinque chilometri saranno terribilmente ripidi. Sarà bello per la gente vedere in televisione gli attacchi. Io mi aspetto attacchi costanti».
Se la guerra si scatenerà sulle strade della sedicesima tappa, Roglič ci sarà e non si tirerà certamente indietro. «Ho buone gambe e una grande squadra. Tadej ha dimostrato di sapere come attaccare. Dobbiamo stare attenti ai rimanenti più uniti. Sappiamo chi sono i nostri inseguitori e faremo del nostro meglio».
L’uomo dei contrasti domani tornerà a fare il suo spettacolo. Tutti aspettano il duello sloveno. Domani Roglič e Pogačar non saranno amici in corsa e solo la strada, con le salite decideranno chi dei due sarà il più forte.
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