Quella di ieri al Giro Rosa è stata una tappa micidiale, soprattutto nelle fasi finali, dove una scatenata Annemiek Van Vleuten ha messo in fila tutte le sue avversarie. Anche le italiane sono riuscite a distinguersi provando a dire la loro, come Erica Magnaldi che questa mattina a Santa Fiora ha raccontato a tuttobiciweb come ha vissuto le fasi finali nello sterrato.
«È stata una tappa molto dura, ma soprattutto piena zeppa di imprevisti e lo sterrato ha fatto la differenza. Già sulla carta non era proprio una tappa adatta alle mie caratteristiche, avrei dovuto solo difendermi e invece mi sono trovata lì davanti a combattere. È arrivata un’ottima nona posizione, sono piuttosto soddisfatta, era la prima vera tappa del Giro e le sensazioni sono state solo buone».
Non c’è però nemmeno il tempo di rifiatare perché ad aspettare le atlete ci sarà l’ennesima tappa micidiale con arrivo ad Assisi. «Oggi si ritorna a fare fatica - prosegue Erica -, bisogna stare molto attente perché è aperta a molte interpretazioni. Si arriverà ad Assisi, una salita che purtroppo non ho mai fatto, ma mi hanno detto che è parecchio dura anche perché la strada si restringe. Sulla carta è solo uno strappo, ma le pendenze sono veramente impegnative, ma bisogna tenere conto che arriva dopo 140 molto impegnativi e dopo la frazione di ieri che ha fatto proprio male alle gambe».
C’è molta attesa per quello che accadrà oggi, ma sembra più che mai probabile che ancora una volta Annemiek Van Vleuten vorrà dire la sua: «Già da ieri ha voluto mettere le cose in chiaro, ma dopo tutto ce lo aspettavamo - prosegue la Magnaldi -: fortunatamente il Giro è appena iniziato e la strada è tutt’altro che facile. La battaglia per i primi quattro posti è ancora aperta e io proverò a tenere il passo delle migliori, ma devo ammettere che per il momento la campionessa del mondo è tutta di un altro pianeta».