Si è preso la sua vittoria, Wout Van Aert. Il vincitore di Strade Bianche e della Milano-Sanremo, al Tour de France è venuto per aiutare i suoi due capitani, Primoz Roglic e Tom Dumoulin, ma oggi dalla squadra ha avuto il via libera. Per il campione belga che corre per la Jumbo Visma, le ambizioni di vittoria non sono finite oggi e vuole essere lui a vincere sull’iconico traguardo degli Champs-Élysées.
"Quella di oggi è una vittoria molto bella - ha detto Van Aert. - Sono molto grato alla squadra per avermi dato la possibilità di provarci e sono felice di non aver disatteso le loro aspettative. Avevo solo una possibilità e l'ho colta. Questo è davvero fantastico”
Una tappa facile per Van Aert, ma sapeva che il finale non sarebbe stato scontato. “È stata una tappa abbastanza semplice, ma gli ultimi chilometri sono stati nervosi. Nella tappa di oggi non c’è stata una fuga e il ritmo non è stato troppo alto, così molti corridori erano ancora freschi. Sapevo che il finale sarebbe stato perfetto per me e per questo era molto importante scegliere la posizione”.
Nel gruppo c’era la Sunweb in testa e Ewan della Lotto-Soudal era rimasto imbottigliato e senza compagni per lanciare la volata. “Ero posizionato molto bene dietro la Sunweb. Ho iniziato il mio sprint quando Bol ha accelerato ed ho vinto. E’ stato bellissimo”. Van Aert ha vissuto il suo momento di gloria nella quinta frazione del Tour de France, ma la sua squadra punta alla classifica generale e da domani sarà al servizio dei suoi capitani. "Adesso ho la mia vittoria, quindi da domani lavorerò di nuovo per Primoz e Tom. Lo farò con grande piacere e felicità. Non mi pesa questo ruolo, la squadra ha avuto fiducia in me dandomi tante possibilità, adesso è il momento di aiutare la squadra e lo farò”.
Il corridore belga non vuole essere etichettato, lui si sente semplicemente un corridore e non ama che la gente gli assegni un solo ruolo."Non credo di essere un corridore con una sola caratteristica – ha spiegato Wout in conferenza stampa – non sono un velocista, uno scalatore, o un corridore da classiche e questo è il mio punto di forza. Penso di essere un corridore versatile con tante opzioni e questo lo trovo fantastico. È fantastico essere versatili".
Il giovane belga in corsa non pensa ai suoi avversari e riguardo la Ineos è convinto che sapranno fare un buon Tour de France. “Non credo che la Ineos stia andando così male. Sono sempre lì davanti anche in situazioni difficili. Loro sanno come vincere un Tour e onestamente non guardo molto cosa fanno le altre squadre, mi concentro su quello che devo fare io”.