Tutta colpa del meteo e di quella pioggia che causa cadute e infortuni ai corridori. Questo è il Tour de France 2020, il Tour della ripartenza, il primo grande giro che sta correndo in questa stagione anomala. Alla fine di ogni tappa non si aspetta più l’atleta per le interviste, ma il medico con il suo bollettino, perché in soli due giorni di corsa, tutte le squadre hanno avuto corridori finiti rovinosamente a terra. Si contano punti di sutura, ematomi e fratture. Due ritiri in casa Lotto-Soudal, con Philippe Gilbert che con una rotula fratturata ha compromesso tutta la stagione e John Degenkolb, eliminato per aver tagliato il traguardo fuori tempo massimo. In questo caso la colpa andrebbe data ad una giuria impietosa, verso un corridore caduto In un contesto difficile. Il team belga, favorito per la tappa di oggi, si troverà alla partenza con il velocista Caleb Ewan dolorante, che dovrà fare a meno di Degenkolb, uomo chiave per le volate.
Il meteo sta giocando un ruolo fondamentale in questo Tour di fine estate, dove la pioggia cadrà con più facilità, rendendo le strade scivolose come piste di pattinaggio. Anche i leader per la classifica generale non possono vantare una forma perfetta e, chi prima e chi dopo, tutti hanno i segni delle cadute. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) sono arrivati in Costa Azzurra già con qualche problema fisico. Lo sloveno dopo una caduta al Delfinato aveva dubbi sulla sua partecipazione al Tour. La sua spalla, aveva detto, era troppo malconcia e dolorante per garantire una forma ottimale. Bernal sempre al Delfinato si era messo al riparo e non si era esposto accusando dolori alla schiena. Thibaut Pinot era arrivato pieno di forze e motivazioni a Nizza, ma sabato a tre chilometri dal traguardo è scivolato sulla Promenade des Anglais, riportando escoriazioni ed ematomi su una spalla e un ginocchio, senza contare, che molti della sua squadra sono caduti.
Così nella Groupama FDJ, ci ritroviamo a leggere un bollettino medico impegnativo, con Gaudu, uomo chiave per Scortare Pinot in salita, quasi fratturato ma sembrerebbe in ripresa. Bonnet ha riportato traumi ad una spalla e Madouas e Molard, sono ancora doloranti dopo la caduta di sabato.
In casa Jumbo Visma, se Dumoulin si era salvato dalla strage del sabato, ha pagato pegno ieri, finendo a terra nell'ultima salita. Per lui solo un trauma al ginocchio destro, e ha subito rassicurato tutti sul suo stato fisico. Anche la Ineos è sofferente con Pavel Sivakov e Andrey Amador che hanno dovuto stringere i denti per concludere la tappa di ieri, dopo le contusioni del giorno prima.
Pure la Israel Start Up al suo debutto alla Grande Boucle, ha i suoi uomini da inserire nell’elenco dei feriti. Ben Hermans, Andre Greipel e Nils Politt, sono tutti finiti a terra e oggi bisogna vedere se oggi potranno essere competitivi in una tappa a loro congeniale.