Sono sempre le Marche e la provincia di Pesaro Urbino a ospitare il ritrovo e la partenza della seconda tappa nella spettacolare cornice di Gradara, splendido borgo fortificato medievale, inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, con la sua storica Rocca Malatestiana e il castello che sorge sulla sommità della collina e la cinta muraria recuperata al suo originale esempio d’architettura medievale grazie a un pregevole intervento di restauro interpretativo realizzato all’inizio del 20^ secolo.
Sorge nell’immediato entroterra della costa settentrionale marchigiana, al confine quasi della riviera romagnola meridionale, in piacevole territorio collinare. Nella rocca è visibile la stanza di Francesca di Polenta – più nota come Francesca da Rimini – dove si consumò il dramma con il cognato-amante, Paolo, ucciso dal marito di Francesca, Gianciotto, con il leggio del celeberrimo libro “galeotto” che leggenda e tradizione collocano qui e quale “cronista” del dramma familiare di sangue e gelosia Dante Alighieri nella Divina Commedia. Diversi sono i motivi di pregio artistico conservati nella rocca mentre nel territorio sono ancora diffuse la tradizionale lavorazione della ceramica e della maiolica. E’ frequentata località di turismo per le molteplici attrattive che Gradara offre in vari settori con le sue specificità.
La maglia rosa, dopo la tappa ianugurale, è sulle spalle dello spagnolo Alejandro Ropero che ieri a Urbino ha vinto la prima tappa e indossato il simbolo del primato.
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Subito dopo il km. 0 della tappa che prevede l’arrivo nella non lontana Riccione dopo un ampio giro nell’entroterra, si tocca Pirano, frazione di Tavullia, il cui nome evoca con immediatezza la figura del suo cittadino più celebre, il pilota motociclistico Valentino Rossi (Urbino 1979), tra i più titolati, finora l’unico vincitore del mondiale in quattro differenti classi e personaggio di grande attrattiva anche mediatica. Si entra quindi nel comune di Pesaro, la seconda città delle Marche, con diverse e strutturate attività che abbracciano vari comparti turistici, culturali, industriali e patria di molti personaggi di rilievo in diversi ambiti. Varie tappe della corsa rosa maggiore sono qui terminate: nel 1927 vittoria di Arturo Bresciani, 1949 Adolfo Leoni, 1979 il sudafricano Alan Van Heerden, 1985 Guidone Bontempi “brucia” Stefano Allocchio, e, infine, nel 2019 è il piccolo australiano Caleb Ewan ad anticipare Elia Viviani.
Si prosegue per Montecchio, nel recente costituito comune di Vallefoglia, poi ancora escursione in quello di Tavullia e ancora Gradara e raggiungere così Borgo Massano, nell’ambito territoriale comunale di Montecalvo in Foglia, in piacevole territorio collinare. Si prospetta ancora un breve passaggio nel territorio comunale di Urbino e di Montecalvo in Foglia toccando la sua località di Ca’ Gallo, un’altra volta Urbino e quindi Casinina, frazione del comune sparso di Sassocorvaro Auditore, così come Celletta di Valle Avellana e Mercatale prima di toccare il territorio comunale di Macerata Feltria e quindi Lunano, nell’alta valle del Foglia, con possibilità di passeggiate e pesca sportiva nei laghetti della zona. E’ zona di castagne valorizzate da una frequentata festa autunnale. Da qui la strada inizia a salire, con pendenze abbordabili nel territorio comunale di Pian di Meleto, passando per la sua frazione di Ca’ Oliviero, cui segue il transito da Frontino, comune inserito pure lui fra i borghi più belli d’Italia con storiche costruzioni medievali, nel cuore del Montefeltro. Dopo l’omonimo bivio, si entra nell’ambito territoriale di Carpegna, nome evocatore di vari e rilevanti fatti ciclistici legati a tappe del Giro d’Italia nella prima metà degli anni 1970 e poi luogo d’allenamento e “test” di preparazione per Marco Pantani e il suo gruppo. Sul piano gastronomico è noto il pregiato prosciutto D.O.P. di Carpegna mentre il Palazzo dei Principi di Carpegna, imponente costruzione ispirata alle ville fortificate di matrice fiorentina di fine 1600, è tuttora una struttura abitata, al centro del paese, dai discendenti della millenaria dinastia dei Principi di Carpegna. E’ meta del turismo estivo e invernale con il massiccio del Monte Carpegna che distingue la zona. L’itinerario della corsa interessa la sua frazione di Genghe-Caturchio prima d’approdare nel confinante comune di Pietrarubbia, con diversi reperti di varie epoche, dove è fissato il GPM di 3^ cat. a quota m. 718. Si transita per Montecopiolo, comune, dove terminò nel 2014 la tappa n. 8 del Giro proveniente da Foligno con la vittoria di Diego Ulissi, toccando il bivio per la sua frazione di Villagrande e quindi ancora Macerata Feltria e il comune di Monte Cerignone che annualmente rievoca sue varie tradizioni locali. Avviene quindi il passaggio per Monte Grimano Terme, altro appartenente all’elenco dei borghi più belli d’Italia, con la notevole Torre Civica e poi Mercatino Conca ancora e dove, in questo passaggio, è previsto il traguardo “Intergiro” di giornata.
Da qui l’itinerario si sviluppa nella regione Emilia-Romagna, in provincia di Rimini precisamente, interessando il comune di Montescudo-Monte Colombo con i due caratteristici centri abitati, toccando le sue frazioni di Santa Maria del Piano e Osteria Nuova, in pianura e quindi, dopo il bivio per Morciano di Romagna, affrontare lo strappetto per salire a San Clemente, comune con buona produzione agricola dove spiccano i numerosi vigneti di Sangiovese.
Segue Coriano, popoloso centro a sud di Rimini, al confine con la Repubblica di San Marino, con il noto Ponte di Confine terminato nel 1993, sede di varie e note industrie manifatturiere e con sviluppata agricoltura. Di rilievo è il castello malatestiano, sottoposto in tempi assai recenti, a un ampio restauro. Qui è sempre attuale il ricordo del giovane ma già affermato pilota motociclistico Marco Simoncelli, il popolare “Sic”, nato nel 1987 a Cattolica ma cresciuto a Coriano, perito in un incidente nel G.P. di Malesia, a Sepang, il 23 ottobre 2011, e al quale Coriano ha intitolato il Palazzo dello Sport.
Si presenta un altro passaggio nel territorio di San Clemente prima di entrare in quello di Misano Adriatico, località balneare nota anche per l’autodromo di Santa Monica, ora associato anche al nome di Marco Simoncelli. Si transita per il bivio di Misano Monte e la zona di Villaggio Argentina che immette nel territorio comunale di Riccione, piacevolissimo centro sull’Adriatico dove la bicicletta, nelle sue diverse declinazioni, è tenuta, vissuta e promossa in molteplici modi, in tutte le stagioni, dove è posto il traguardo della seconda tappa e, all’indomani, il ritrovo e la partenza della frazione n. 3.
E questa seconda frazione, per caratteristiche, non dovrebbe sfuggire alle ruote veloci del gruppo.