Si torna indietro, come non detto. Scusate, avevate capito male. Dopo due casi di posività al Covid-19 si va a casa. Due casi due, meccanici, medici, massaggiatori o corridori che dir si voglia. Sono sufficienti due casi in una settimana, e tutta la squadra fa le valige e toglie il disturbo.
Tutto era nato dalla Lotto-Soudal, quando giovedì nei tamponi eseguiti il giorno prima, la squadra aveva autodenunciato la positività all’interno della sua bolla di sicurezza. I casi evidenziati erano due, uno positivo e uno dubbio, ma che comunque sarebbe stato inserito tra i positivi. La squadra dopo la comunicazione all’organizzazione della corsa, ha mandato a casa i due positivi più due persone con le quali dividevano la camera. Questa scelta era stata fatta dal team belga, per garantire le norme di sicurezza all’interno del team.
L'Unione ciclistica internazionale (UCI) aveva proposto venerdì di escludere una squadra dalla corsa solo nel caso in cui ci fossero stati due casi positivi tra gli 8 corridori. La Lotto-Soudal non è stata espulsa, ma Prudhomme questa mattina a Nizza, dove tra poche ore (alle 14) partirà la Grand Boucle, ha voluto fare il punto sulla situazione: «Restiamo a due casi positivi su 30 persone, all’interno della stessa squadra per un periodo di sette giorni - ha dichiarato il numero uno della Grande Boucle - la decisione era stata presa dall'unità di crisi interministeriale e resterà questa senza ulteriori cambiamenti».
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