Martino Dal Santo è un imprenditore, uno sponsor ed un sognatore. Oltre ad essere presente su Bardiani CSF Faizanè, con la sua azienda con sede a Zanè, ha deciso di supportare in mondo concreto anche il Campionato Italiano professionisti del prossimo 21-23 agosto a Bassano-Marostica.
Sognatore perchè ogni volta che un suo atleta è al via di una corsa spera possa vincere e così anche al tricolore. «Siamo la squadra con il maggior numero di italiani – precisa – a parte Mirco Maestri, che è infortunato, potremmo essere in 19 alla partenza. Dipende ovviamente da cosa decideranno i tecnici, ma potenzialmente siamo il gruppo più numeroso».
La scelta di supportare il tricolore è una questione a metà tra il cuore e la ragione. «Si gareggia a 15 km da casa mia. Mi sono sentito in dovere di dare il mio contributo, non potevo rinunciare. Inoltre il progetto vuole andare avanti e quindi questa corsa dovrebbe essere la prima di una serie. Siamo in Veneto, qui non sono rimaste corse importanti a parte da Adriatica Ionica Race che guarda però al trevigiano. A me entusiasma parecchio e il fatto che ci sia un futuro agonistico, ti trasmette voglia di fare. Io troppo generoso? Quando facciamo un investimento teniamo sempre un poco di riserva. Quindi c'era spazio anche per altre operazioni come la donazioneche abbiamo fatto alla sanità veneta che si è ben comportata durante l'emergenza Covid. Mi è sembrato doveroso. L'aiuto era mirato ad un comparto che si era distinto per efficienza. La nostra famiglia lo ha fatto volentieri. Certo ora con il campionato italiano e abbiamo deciso per un ulteriore sforzo».
Lo avete fatto nonostante incertezze attuali.
«I problemi ci sono. Non si sa cosa aspettarsi per settembre e dopo le ferie. Ripartire si riparte sempre, ma non sappiamo come. Credo che alla luce di quello che vediamo non si possa più chiudere tutto con un nuovo lockdown. I casi di contagio ci sono, ma non si soffre come prima, i medici sanno come intervenire e questo è positivo».
Tornando al ciclismo per il Giro era pronta una festa speciale.
«Avevamo avuto da Rcs una bel regalo, per noi una soddisfazione enorme, quella del passaggio del Giro, con la tappa Bassano - Madonna di Campiglio, davanti alla nostra sede aziendale. I nostri dipendenti saranno sicuramente in prima fila ad applaudire i corridori. Inoltre avevo parlato con i presidi di scuole medie ed elementari per avere gli alunni lungo la strada, ma ora cambia tutto e non sapremo cosa succederà. Sicuramente daremo il benvenuto al Giro con una sorpresa, il paese sarà addobbato a festa. È tutto difficile e non sappiamo se il pubblico ci sarà. Una cosa ridicola se penso alla gente che vedo in spiaggia e nelle discoteche. Tutti senza precauzioni. Sono le regole all'italiana».
In azienda come affrontate l'emergenza?
«Fortunatamente non abbiamo avuto nessun positivo. Quello che mi spaventa è il presente fatto dalle persone che vanno in ferie, quello sì. Cerchiamo di fare il possibile per prevenire i contagi e il venerdì prima del rientro faremo il test rapido ai dipendenti».
Rimanendo al tema del ciclismo pedalato, cosa vi aspettate dalla squadra?
«Questa stagione eravamo partiti bene con la vittoria di Giovanni Lonardi in Turchia. Attualmente ci sono poche gare e tutte importantissime. Una sofferenza. Per ora abbiamo fatto un bella fuga di Mazzucco e Tonelli alla Sanremo. Qualcosa comunque ci aspettiamo».