Oggi ne sapremo di più, anche se molto ormai sappiamo e Francesco Ceniti sulla Gazzetta in edicola questa mattina lo fa capire ancora meglio. Manca solo la ratificazione ufficiale da parte dell’Uci che dovrebbe varare il calendario con una serie di annunci importanti, alcuni dei quali vi abbiamo già dato contezza nei giorni scorsi.
Il Lombardia dovrebbe essere collocato subito dopo le Strade Bianche, la Sanremo sette giorni prima del Tour. E poi ci sono da varare le linee guida date dal governo per la ripartenza del ciclismo internazionale che avverrà proprio in Italia. E in questo contesto si inserisce il Giro d’Italia, dal 3 al 25 ottobre, con partenza dalla Sicilia e come ha anticipato tuttobiciweb la scorsa settimana e oggi riportato anche dalla “rosea”, dovrebbe scattare con una crono da Palermo.
Oggi dovremmo avere delle certezze in più. Basta bozze o brogliacci, questo pomeriggio l’Uci dovrebbe mettere nero su bianco. L’inversione tra Milano-Sanremo e Giro di Lombardia è pressoché certa. La classicissima si correrà quindi sabato 22 agosto e una settimana dopo ci sarà la partenza da Nizza della Grande Boucle. Il Lombardia, da classiche delle foglie morte a classica del Solleone, in programma l’8 agosto.
Ma la partita o corsa che dir si voglia più importante è quella che si “disputerà” nei prossimi giorni (forse già dopodomani) con l’incontro tra i ministri Luciana Lamorgese (Interni) e Vincenzo Spadafora (Sport) con Mauro Vegni (direttore del Giro d’Italia) e Paolo Bellino (a.d. di Rcs Sport). All’ordine del giorno il protocollo sicurezza. Le linee guida da seguire per poter rimettersi in moto in sicurezza. Resta infatti da capire le questioni legate ai tamponi preventivi, così come l’eventuale gestione di atleti positivi al Covid e le quarantene richieste, oltre alla presenza o meno del pubblico. «L’ultimo provvedimento preso dal governo dà la possibilità agli eventi all’aperto di avere 1000 persone come spettatori, ma con la curva in netta discesa di contagiati in Italia (ancora più marcata in alcune regioni, la Toscana ad esempio è vicina allo zero), potrebbero esserci numeri ancora più ampi. È quello che sperano tutti: organizzatori, appassionati e pure i ciclisti», spiega Ceniti.
Per il Giro, inteso come percorso e tracciato modificato dopo lo spostamento al prossimo anno delle tappe ungheresi, tutto pare molto più chiaro e definito. «Sarà la Sicilia (dovrebbe essere Palermo) – scrive sempre sulla Gazzetta di oggi Ceniti - a ospitare la partenza con una crono. Poi, come da programma, si risalirà la Penisola dalla Calabria con l’aggiunta di due frazioni: una con arrivo a Matera e l’altra a Roccaraso, in Abruzzo. Tutto pronto, ma Vegni e Bellino prima di svelare le novità attendono il colloquio con Spadafora che ha sempre ricordato come il Giro 2020 dovrà avere un significato particolare: una cartolina di speranza e rinascita spedita dall’Italia al mondo intero».
A questo punto non resta che attendere la nota ufficiale dell’Uci, con le date del calendario, che salvo sorprese dovrebbero proporre in agosto anche la Milano-Torino (il 5), il Giro dell’Emilia (il 18) e il Gran Piemonte (il 20); a settembre Tirreno-Adriatico (7-14). Resta il punto interrogativo sui Mondiali di Aigle-Martigny, in Svizzera, previsti dal 20 al 27 settembre. Al momento sono confermati, ma l’ok definitivo dovrebbe arrivare solo tra una decina di giorni. Il piano B come ben sapete è l’Oman, nel mese di novembre.