Salire di circa 1500 metri percorrendo poco più di 20 km. Questa è in sintesi la scalata verso Genting Highlands. Il tutto preceduto da un antipasto di 4 gran premi della montagna di categoria 3. A toccare il cielo malese con un dito, con tutte le braccia dentro il nuvolone che ammanta l’arrivo in pendenza, è Kevin Rivera (l’avevamo scritto dopo la prima tappa: la Androni contava di recuperare il costaricano per questo momento, e l’ha fatto!), davanti a Danilo Celano (Sapura) e Artem Ovechkin, russo della Terengganu. Medaglia di legno per un altro italiano, Pierpaolo Ficara, compagno di Celano alla Sapura. Per un motivo o per l’altro, fanno festa sia i colori azzurri che quelli malesi. E nella top ten c'è posto anche per il giovane Lorenzo Fortunato della Vini Zabù KTM.
Questa quarta tappa del Tour del Langkawi, quella che di solito genera la vera scrematura nella classifica generale, ha portato i 120 corridori (due si sono ritirati ieri durante la terza frazione: l’australiano Alastair Christie-Johnson della BridgeLane per problemi di stomaco, e il giapponese Rei Onodera della Utsunomiya Blitzen per i postumi di una caduta a Kerteh il giorno prima) a gustare i due volti della Malesia: dalla moderna città di Putrajaya al versante occidentale dei monti Titiwangsa, in 156,1 km di percorso.
Il primo terzo di gara ha visto un protagonista ormai ben noto: Rylee Field, al terzo tentativo di fuga consecutivo. Se nella seconda e nella terza tappa era partito sul finale ed era stato raggiunto a poca distanza dal traguardo, oggi la sua iniziale e promettente iniziativa si è spenta rovinosamente in una caduta nella discesa di Tekali. Mentre l’australiano della BridgeLane riprendeva a pedalare in mezzo al gruppo compatto, la gara assumeva allora la forma di una fuga a 12: tra i protagonisti dell’attacco, i nostri Venchiarutti (Androni) e Battistella (insieme al compagno di NTT Svendgaard), la maglia rossa Zariff e il vincitore della seconda tappa Jones.
La “dozzina fuggente” ha resistito fino a poco prima della grande salita finale. Dopodiché, partendo da una caduta di Svendgaard, si è sfaldata rapidamente. È partito allora l’attacco di Ovechkin, che si è lanciato verso l’arrivo lasciando dietro di sé una scia di inseguitori. Tra essi, Rivera e Celano, che l’hanno ripreso a meno di 2 km dall’arrivo e sono andati a tagliare il traguardo davanti al russo. Nel frattempo, Fedorov è rimasto attardato nel gruppone. Questa scalata era troppo impegnativa per un cronoman come lui. La maglia gialla che per 3 giorni ha degnamente indossato passa così a Danilo Celano che ha ora 30 secondi di vantaggio su Fedorov e 35 su Ovechkin.
ORDINE D'ARRIVO
1 Kevin Rivera Serrano (CRc) Androni Giocattoli - Sidermec 04:18:55
2 Danilo Celano (Ita) Team Sapura Cycling 00:00:10
3 Artem Ovechkin (Rus) Terengganu Inc. TSG Cycling Team 00:00:42
4 Pierpaolo Ficara (Ita) Team Sapura Cycling 00:01:17
5 Quentin Pacher (Fra) B&B Hotels - Vital Concept 00:01:18
6 Cristian Raileanu (Mda) Team Sapura Cycling 00:01:40
7 Hideto Nakane (Jpn) Nippo Delko Provence 00:01:56
8 Lorenzo Fortunato (Ita) Vini Zabù - KTM 00:02:00
9 Yevgeniy Fedorov (Kaz) Vino - Astana Motors 00:02:07
10 Carlos Julian Quintero Noreña (Col) Terengganu Inc. TSG Cycling Team 00:02:08