Anche Chris Froome alza la voce per criticare duramente il trattamento riservato al ciclista sudafricano Nicholas Dlamini, portacolori della Dimension Data, arrestato stamattina dai rangers del Table Mountain National Park mentre si stava allenando.
Il video diffuso sui social media da un amatore che ha ripreso la scena, mostra come Dlamini sia stato strattonato in modo violento e gettato nella parte posteriore di un'auto mentre cercava di opporre resistenza.
Il ciclista ha riportato la frattura dell’omero sinistro mentre l'autorità responsabile del parco nazionale ha affermato che Dlamini era entrato in un'area riservata senza pagare e che la situazione ha preso una brutta piega quando "ha cercato di resistere all'arresto", causando il suo infortunio.
Una prima dichiarazione del Table Mountain National Park e SANParks recitava: “Un ciclista ha subìto la frattura di un braccio dopo aver resistito all'arresto nella zonda Silvermine del Table Mountain National Park (TMNP). Secondo TMNP Section Ranger, il ciclismo era entrato al Gate 1 senza pagare la tassa richiesta”.
Il cinque volte campione del Tour de France Froome è stato tra i numerosi ciclisti a prendere posizione twittando: "Apparentemente @nich_dlamini" si è infortunato ". Incredibile quanto accaduto a @TableMountainNP. ”
E l’altro sudafricano Daryl Impey scrive: "Nic non se lo meritava. Che peccato @SANParks. Dovreste vergognarvi di voii stessi”.
Il team NTT Pro Cycling ha risposto alle domande del quotidano The Independent: “Siamo a conoscenza di un video in cui uno dei nostri piloti, Nic Dlamini, è stato coinvolto in un incidente a Città del Capo oggi. Attualmente le sue condizioni sono in fase di valutazione medica, in seguito saremo in grado di fornire un aggiornamento completo su quanto accaduto”.
E in un comunicato ufficiale il team sudafricano aggiunge: «Nicholas è stato portato al False Bay Hospital dove sono state effettuate le radiografie e gli è stato confermato che ha subito una frattura dell'omero sinistro. Poi è stato trasferito in un altro ospedale locale per ulteriori consultazioni specialistiche: insieme alo staff medico del nostro team decideranno sul prossimo piano d'azione per curare l'infortunio.
Questa è una grave battuta d'arresto per il ventiquattrenne corridore che si stava allenando in vista di una stagione promettente, dopo un 2019 molto interessante che lo aveva visto partecipare alla Vuelta, suo primo grande giro».
E ancora: «Non può esserci alcuna giustificazione per il livello di violenza che è stato usato contro Dlamini. La pubblicazione di questo video sui social media ha raccolto un grande eco in tutto il mondo. Quale immagine puà avere una delle principali attrazioni turistiche del Sudafrica, che tipo di messaggio invia ai visitatori locali e stranieri? Nicholas aveva già stabilito un ricco programma di gare programma di gare per il 2020 che culmina con i Giochi Olimpici di Tokyo».
E infine: «Invitiamo inoltre SANParks a prendere immediatamente provvedimenti disciplinari nei confronti dei funzionari coinvolti e a porgere le proprie scuse sia a Nicholas, sia al testimone oculare, che è stato chiaramente intimidito dai rangers durante le riprese di questo incidente. È chiaro che SANParks deve impegnarsi di più nei confronti della comunità ciclistica di Città del Capo, per stabilire un rapporto migliore per il futuro. Non vediamo l'ora di vederli agire in questo senso».
Da parte sua la direzione del SANParks ha dichiarato che sta indagando sull'incidente, senza però rilasciare ulteriori commenti.