La storia del ciclismo è piena di «figli d’arte» che hanno seguito – o provato a seguire – le orme dei genitori corridori, ma sono anche molti i fratelli che hanno condiviso e condividono la passione per la bicicletta: Vincenzo e Antonio Nibali, Elia e Attilio Viviani, Nairo e Dayer Quintana, Peter e Juraj Sagan sono solo alcuni degli esempi che si possono fare guardando il ciclismo di vertice.
Nelle categorie giovanili è ancor più frequente trovare fratelli accomunati dall’amore per il ciclismo, ciascuno con la sua storia e con i suoi sogni. Oggi vogliamo farvi conoscere i fratelli Torres, tre giovani italo – salvadoregni che hanno eletto il ciclismo a loro sport preferito. Jesus, Serena e Angelica sono nati a Milano e risiedono a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza assieme ai genitori Antonio e Cecilia, arrivati in Italia venticinque anni fa dalla Republica di El Salvador e più precisamente dalla capitale, San Salvador.
Jesus, classe 2000, ha iniziato a correre ad 8 anni: «In famiglia non c’è una tradizione ciclistica, da piccolo mi piaceva tanto andare in bici – ricorda – e così i miei genitori mi iscrissero al Pedale Senaghese con cui ho debuttato correndo la prima volta a Seveso. Di tempo ne è trascorso da allora, ma questo viaggio fatto di sacrifici e soddisfazioni sta continuando: nel 2019 ho corso per la formazione dilettantistica piemontese Overall Cycling Team che sarà la mia squadra anche per il prossimo anno»
Serena, 15 anni, racconta a tuttoBiciweb i suoi inizi: «Seguivo mio fratello alle corse, ho scoperto che il ciclismo mi piaceva e così ho voluto iscrivermi anche io al Pedale Senaghese; le prime pedalate su una bici da corsa le ho date a cinque anni. Ora corro per la Società Ciclistica Cesano Maderno, nella prossima stagione sarò Allieva al secondo anno»
Sulle orme dei fratelli maggiori anche la piccola di casa Torres si è avvicinata al ciclismo: Angelica, ha iniziato a divertirsi in bici da corsa a quattro anni; nel 2019 ha corso nella categoria «G3» con la maglia del Pedale Senaghese ottenendo buoni risultati nel campionato provinciale di Milano e nella Gimcana regionale.
Jesus e Serena, raccontateci come è andata la vostra stagione.
JESUS: «È stata una stagione di ambientamento tra gli Under, il primo anno non è stato facile anche perché gli impegni scolastici e la preparazione della maturità mi hanno condizionato parecchio. Il prossimo anno mi impegnerò al massimo nel ciclismo e, con l’aiuto di Dio, andrà meglio».
SERENA – «Decisamente sotto tono per me ma bene per la mia squadra (3 vittorie tra cui il tricolore su strada di Valentina Basilico e diversi piazzamenti per le Allieve di S.C. Cesano Maderno, ndr) e di questo sono contenta. A livello personale il mio 2019 non è stato per nulla paragonabile al 2018 in cui ho conquistato cinque terzi posti e molti piazzamenti su strada. Il risultato che porto maggiormente nel cuore è il nono posto ai Campionati Italiani, ma anche nel 2017 agli Italiani sono andata bene: ho tagliato il traguardo undicesima. Ripensare a questi risultati mi dà la carica per il prossimo anno».
Che tipo di ciclista sei?
JESUS – «Uno sprinter: i risultati migliori li ho ottenuti sempre in volata (Nel 2018 da Juniores è stato secondo nella Novara – Suno ed ha ottenuto piazzamenti tra i migliori dieci, ndr). Elia Viviani è il mio atleta di riferimento».
SERENA – «Una passista scalatrice. A me piace Peter Sagan».
Descrivi il tuo carattere
JESUS – «Tranquillo, socievole e a volte testardo».
SERENA – «Serena di nome e di fatto. Mi capita di essere un po’ impulsiva ma credo che il mio pregio sia quello di avere sempre il sorriso sulle labbra».
ANGELICA – «Io sono allegra, vivace e mi piacciono le sfide».
La famiglia Torres si è avvicinata al ciclismo in Italia ma cerca di seguire anche il mondo del pedale di El Salvador: «Abbiamo qualche informazione da internet e da un giornalista nostro connazionale con cui siamo in contatto. Lui segue da El Salvador i risultati dei nostri figli, capita che scriva articoli su di loro, e ci racconta qualche cosa del ciclismo in patria – dichiara il papà di Jesus, Serena e Angelica –. Posso dirti che il ciclismo a El Salvador è uno sport in espansione, stanno cercando di portarlo sempre più in alto. L’ultima volta che siamo tornati nel nostro Paese d’origine era il 2012, nel 2020 dovremmo riuscire a fare un nuovo viaggio: vedremo di capire con i nostri occhi come va il movimento ciclistico laggiù».
Intanto i fratelli Torres sembrano avere le idee chiare: amano il ciclismo, si impegnano e vogliono arrivare lontano. Il sogno di Jesus è condiviso anche da Serena e Angelica: «provare a diventare professionista».