Sono considerati il nostro prossimo futuro del ciclismo e se le cose procedono in questo modo possiamo dormire sonni più che tranquilli. La categoria Under 23 è l’autentico specchio di quello che verrà, la via di mezzo tra innocenza e professionismo, la strada verso il mondo dei grandi, le tante promesse che un giorno si spera di poter realizzare. Quella 2019 è stata una stagione eccellente per la categoria under 23, con veramente pochi precedenti che ha consacrato la Nazionale Italiana come una dei pretendenti al livello più in alto in assoluto.
La nazionale di Marino Amadori si è forgiata di importanti traguardi, primi tra tutti un bis di medaglie d’oro nelle prove in linea. Ad Alkmaar è stato Alberto Dainese a conquistare il titolo europeo ben sedici anni dopo il successo di Giovanni Visconti nel 2003. Ci sono voluti invece ben 17 anni per ritornare sul tetto del mondo tra gli under 23, è stato Simone Battistella a regalarci uno strepitoso successo iridato ad Harrogate.
Un intenso lavoro, quello di Amadori, che finalmente sta raccogliendo molto di quello che è stato seminato negli anni passati, tantissimi risultati che hanno garantito una splendida seconda piazza nella Coppa delle Nazioni 2019.