L'avevamo sentito una settimana fa, per farci raccomntare dalla sua viva voce lo stato delle cose. Sascah Modolo ci aveva raccontato la sua odissea fatta di diversi problemi fisici, ma anche la svolta di una cura che è andata a buon fine. «Adesso sto bene, abbiamo capito di cosa si trattava (era frenato da intolleranze alimentari scoperte solo di recente) e abbiamo preso le giuste contromisire». Adesso c'è solo da trovare una nuova squadra disposta a scommettere su questo ragazzo che non è più un giovincello ma nemmeno un matusalemme.
«In questi giorni ho letto diverese cose, ma al momento c'è solo una cosa certa: non ho firmato per nessuno». Due sembrano le strade più praticabili per il velocista veneto che vanta 46 affermazioni in carriera: l'Accademia Israeliana, che salirà nel World Tour dopo avere acquisito la licenza nella Katusha e la Corendon-Circus del fenomeno olandese Mathieu Van der Poel. «Sarebbero due buonissime opportunità - dice a tuttobiciweb il corridore -, ma al momento non c'è davvero nulla. Ci sta lavorando Alex (Alex Carera, ndr) e non vedo lora che arrivi finalmente una chiamata».