Si possono leggere solo gioia e soddisfazione sul volto di Gianni Savio che ha visto la sua Androni Giocattoli Sidermec aggiudicarsi per la terza volta consecutiva la ciclismo cup. Quest’anno la lotta è stata particolarmente serrata e solo nella giornata di oggi, con l’ultima prova rappresentata dal Gran Piemonte, si è potuta incoronare la squadra vincitrice.
«Provo una grande soddisfazione perché c’è stata una lotta fino alla fine con la Neri Sottoli grazie ad un Giovanni Visconti spettacolare che ci ha fatto penare fino all’ultimo giorno, ma tutto questo ha aggiunto prestigio alla nostra vittoria - racconta Gianni Savio a tuttobiciweb -. Tra l’altro siamo stati incoronati su un traguardo speciale che ha praticamente fatto la storia del ciclismo. Devo dire che in qualche modo il traguardo di Oropa mi porta particolarmente fortuna: oggi ha vinto Bernal, che tra l’altro è stato un nostro corridore, mentre nel 1993, quando ero dirigente della ZG Mobili Selle Italia, proprio qui Massimo Ghirotto mi ha regalato una vittoria bellissima»
Il trionfo dell’Androni arriva al termine di una stagione che ha visto il team piemontese costantemente protagonista. «Posso dire con certezza che la nostra è una vittoria che è stata maturata nell’arco di tutto l’anno. Dopo il Giro d’Italia è stato il nostro secondo obiettivo ed è veramente una soddisfazione poter dire che lo abbiamo raggiunto. Abbiamo onorato nel migliore dei modi ogni corsa a cui abbiamo preso parte, abbiamo vinto davvero tanto ma in occasione della corsa rosa mi sento di dire che ci siamo davvero superati: a San Giovanni Rotondo abbiamo raggiunto una vittoria sensazionale grazie a Fausto Masnada, ma nel corso di ogni tappa abbiamo cercato di fare del nostro, facendoci vedere e onorando al meglio l’invito che abbiamo ricevuto. Mi sento di fare grandissimi complimenti ai miei ragazzi perché nell’ultima parte della stagione siamo stati veramente sfortunati: siamo stati coinvolti in moltissime cadute che hanno messo fuori gioco molti dei nostri migliori atleti. È stato il caso di Manuel Belletti e Francesco Gavazzi, anche ieri alla Milano-Torino Mattia Cattaneo è stato vittima di una brutta caduta ed è stato costretto al ritiro. È stato un duro colpo per noi perdere Mattia, era il nostro uomo di punta per il Lombardia ed ha dovuto rinunciare anche alla corsa di oggi, sono però contento che i ragazzi siano stati in grado di reagire a queste assenze. Tra tutti i miei atleti mi sento però di fare una menzione speciale per Mattia Bais e Simone Ravanelli, i nostri due giovani stagisti: in questi giorni hanno dimostrato di poter fare grandi cose, sono stati a dir poco fantastici, saranno con noi sin dal prossimo anno».
Il finale della Ciclismo Cup 2019 è stata caratterizzata da una lotta veramente serrata tra Androni Giocattoli Sidermec e Neri Sottoli. Una sfida che non è stata solo sulla strada, ma è stata animata anche da alcune parole di accusa da parte di Giovanni Visconti al termine delle Tre Valli che sono state prontamente riportate da tuttobiciweb. A tal proposito anche Gianni Savio ha voluto dire la sua: «Oggi ho incontrato Giovanni Visconti e gli ho fatto i complimenti, è stato un grande avversario che ha corso davvero bene. Ho tenuto a dirgli che l’unica nota negativa del suo percorso sono state le sue dichiarazioni di martedì, ma da una parte comprendo anche che un po’ di nervosismo e di competitività ci possono stare. Le tattiche si fanno sempre in funzione degli obiettivi che si vogliono raggiungere, come diceva Machiavelli "il fine giustifica i mezzi" e devo dire che noi ci siamo proprio mossi in questa prospettiva. Richiamando una metafora calcistica ogni allenatore deve essere sempre capace di modificare i suoi moduli in funzione della situazione: bisogna saper giocare in attacco ma se necessario anche muoversi sulla difensiva. Grazie ad un grandissimo inizio di stagione avevamo molti punti di vantaggio e quindi abbiamo deciso di difenderci: a quel punto gli avversari possono anche sviluppare un gioco bellissimo, ma non possono lamentarsi se poi noi, giocando in difesa, con un’abile ripartenza andiamo a vincere la partita. Con Visconti alla fine ho chiarito, abbiamo preferito ridere che alimentare la polemica: d’altronde il ciclismo è anche questo».