Patrick Lefevere non è solito mandarle a dire e non lo fa nemmeno oggi, dopo quanto accaduto stanotte al Giro della California. Ricapitoliamo: il leader Tejay Van Garderen resta vittima di una caduta a dieci chilometri dal traguardo e deve inseguire, lo fa con la bici che gli ha passato il suo compagno di squadra Lachlan Morton. Ma l'australiano ha i freni montati al contrario e Van Garderen va lungo ad una curva. E infine, quando mancano ancora più di tre chilometri al traguardo, resta coinvolto in una caduta generale insieme ad altri big, giungendo al traguardo con 50 secondi di ritardo dal vincitore Jakobsen.
Bene, dopo oltre due ore dalla conclusione della tappa la giuria decide di classificare tutti i corridori coinvolti nella caduta con il tempo del vincitore. Questo il comunicato degll'organizzazione di corsa: «La massiccia caduta alla fine della quarta tappa è avvenuta a poco più di tre chilometri di distanza. I commissari hanno deciso di assegnare a tutti i corridori coinvolti nell'incidente o costretti comunque a mettere piede a terra, il tempo del gruppo».
Decisione clamorosa che ha permesso a Tejay Van Garderen di conservare la maglia di leader a scapito di Kasper Asgreen della Deceuninck-Quick-Step che l'aveva conquistata sul campo.
Da qui la reazione veemente di Patrick Lefevere arrivata via Twitter. «Credo che in futuro non si correrà più per le classifiche generali, ma solo per quelle a punti se Philippe Mariën - il presidente di giuria al Giro della California - decide di violare le regole dell'UCI».
«La nostra squadra ha lottato molto duramente per rimanere in testa, vincere la tappa ed evitare cadute. E poi Mariën riporta Tejay van Garderen al primo posto della classifica. Questo è un precedente molto pericoloso e personalmente sono contrario a questa decisione. Sono curioso di sapere cosa ne pensano le altre squadre. Se continuiamo così il VAR dell'UCI sceglierà presto il vincitore di ogni tappa (il riferimento alla volata di Viviani a Orbetello è chiaro, ndr) e il presidente potrà designare la maglia gialla».