Nella sua pluriennale “navigazione” nel settore dell’abbigliamento, iniziata al principio degli anni Sessanta, continuata poi con sempre crescente e costante successo, Navigare, marchio di primo rilievo anche internazionale nel campo del “casual” elegante, senza contraddizione in termini, soprattutto con declinazione al maschile, ha raggiunto un obiettivo importante in questo 2019.
Saranno infatti con il marchio “Navigare” i vari capi che vestirà tutto il personale dell’organizzazione della massima corsa a tappe italiana, il Giro d’Italia, così come nelle altre gare targate RCS Sport. Infatti, in forza di un accordo con validità biennale, la Manifattura di Riese S.p.A., società con sede a Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, cui fa capo il marchio Navigare, fornirà a tutti gli addetti all’organizzazione e ai servizi collegati, l’intero abbigliamento con il marchio della vela.
Del resto gli appassionati di sport – e di ciclismo in particolare – ricordano il marchio e il logo che, in molteplici forme, sono stati, e lo sono ancora, presenti in varie gare del calendario italiano.
E qui è d’obbligo, un piacevole obbligo comunque, ricordare la figura di Leo Brunetti, il fondatore dell’azienda, nato a Rio Saliceto nel 1934 e sempre legatissimo alla sua amata terra reggiana, ai suoi usi e costumi, prematuramente scomparso nel marzo del 2007 e unanimente rimpianto per la sua umanità e cortese bonomia, sempre disponibile con tutti. Era partito con un piccolo laboratorio artigianale sotto casa che ha velocemente sviluppato, anche con diramazioni internazionali, in Europa e Asia, ma con mente e cuore sempre a Rio Saliceto, accanto alla moglie Franca e al figlio Massimo che con lui hanno collaborato.
Era appassionato di sport, il ciclismo in primis, ed è stato sponsor, a varie riprese e per diversi anni, delle squadre allestite da Bruno (il popolare “zio”, suo grande amico) e Roberto Reverberi, accomunati dal comune e dialetto, ma non solo. Una storia sportiva che ha riservato notevoli soddisfazioni con molti nomi noti del professionismo attori-protagonisti di questa storia negli anni. E al ciclismo, tutto il ciclismo, che sovente seguiva di persona, con grande discrezione, affidava la visibilità del marchio nelle varie corse con supporti di sponsorizzazione diffusi, aldilà di valutazioni e freddi calcoli fra il dare e l’avere. In questo poteva contare sull’efficienza, la passione ciclistica e l’amicizia di un gruppo di collaboratori, con alla testa Franco Tondelli, che mettevano in opera, alle partenze, lungo il percorso, nella zona d’arrivo i gonfiabili “Navigare”, come sovente accade anche adesso. E talvolta Leo Brunetti divideva con loro quella che era chiamata la “merenda”, abbondante invero, sul far del mezzogiorno ma pure dopo, dove pane, salame (squisito), un bicchiere (o più) di lambrusco non veniva negato a nessuno. E i “suiveurs”, anche quelli davanti alla corsa nonostante la definizione, sapevano di poterci sempre contare e definivano il gruppetto degli addetti “i merenderos”.
Altro momento di festa era rappresentato dal Gran Premio Città di Rio Saliceto e Correggio, corsa in linea in calendario solitamente nel mese di luglio, solitamente corsa adatta alle ruote veloci, un circuito tracciato nella pianura reggiana fra il fitto reticolo di canali della zona, salvo le ultime due edizioni, disputata dal 1994 al 2004, gara connotata e apprezzata per il particolare spirito che la pervadeva, in un clima di amichevole festa con base nella casa e nella sede della Manifattura di Riese. E in palio c’era il Trofeo Navigare.
Per vari anni la Navigare è stata anche nella carovana pubblicitaria del Giro d’Italia. Viste le premesse verrebbe da dire che era quasi inevitabile, felicemente inevitabile, che nella sua “navigazione” il marchio con la vela approdasse al prestigioso “porto rosa”.