Un soddisfatto Moreno Argentin apre la conferenza stampa preludio dell'Adriatica Ionica Race 2018 coccolandosi con lo sguardo i quattro campioni pronti a sfidarsi sulle strade dal Veneto al Friuli.
Alla vigilia della corsa hanno parlato l'olimpionico e plurivittorioso allo scorso Giro, nonché maglia ciclamino, Elia Vivani; il rientrante Matteo Trentin portabandiera dell'Italia; Mark Cavendish che prepara la giusta condizione pre-Tour e Giacomo Nizzolo che cercherà il giusto colpo di pedale dopo i problemi al ginocchio, alla ricerca di un successo prezioso.
Parola a Moreno Argentin, patron che però non si sente tale: «Non mi sento patron, ho ancora lo spirito corridore. Ringrazio gli atleti che hanno avuto coraggio di venire in questa prima edizione ancora tutta da scoprire. La nostra volontà è quella di creare un grande evento che possa occupare il nostro territorio e utilizzarlo come strumento di comunicazione. Corse in bici ce ne sono tantissime, vorremmo essere diversi ed essere utili all’industria del ciclismo. Sarà un evento per promuovere il territorio e presentarlo al mondo con il messaggio di mostrare le nostre bellezze. Volevamo un buon numero di partecipanti, ma soprattutto di qualità e siamo soddisfatti. Ringrazio Roberto Amadio che mi ha affiancato in questa avventura e tutti i miei ex-colleghi. Abbiamo avuto il sostegno e patrocinio di tre regioni, Veneto, Friuli e Carinzia ma la volontà è di espandersi in Slovenia, Croazia fino al Montenegro arrivando ad Atene in Grecia entro 4-5 anni e in sete o otto tappe. Ringrazio anche la Federazione e Lega».
Elia Viviani: «Questa corsa ha una posizione perfetta nel calendario, ho avuto tempo per recuperare dal Giro e ora per prepararmi per il campionato ltaliano. Il Giro è stato splendido, la voglia è quella di dare il meglio nei prossimi dieci giorni prima di un po’ di meritato riposo. Vogliamo partire bene domani nella cronosquadre e pensare alle volate, abbiamo anche dei giovani che possono ben figurare in salita».
Matteo Trentin: «Mi sono allenato bene in questo mese dopo lo stop forzato. Ringrazio Cassani e Amadori che mi hanno dato la possibilità di essere qui, per me è una sorpresa. Se fossi al 100% la tappa di Maser sarebbe stata quella dal cerchio rosso. Per i velocisti di sicuro sarà quella la più adatta e le ultime due. Quella del Giau è per scalatori, naturalmente».
Giacomo Nizzolo: «Ora sto sicuramente meglio di un mese fa quando ero a casa a guardare il Giro, sono contento di rientrare, ma non posso pretendere troppo dalla mia condizione. Mi testerò dopo qualche settimana di allenamento in continuità. La speranza è di crescere in condizione durante questa corsa a tappe, ma credo che il campionato italiano sia un po’ più impegnativo del 2016. Inoltre, per essere più ambizioso dovrei essere più in condizione. Però parteciperò e farò del mio meglio. La nostra squadra è ben attrezzata per la salita con Felline, Conci, Pantano, Stetina e Brambilla che si possono far vedere al Giau ma anche a Maser. Io mi butterò in volata sperando nel loro aiuto».
Mark Cavendish: «Sono contento di essere qui in preparazione del Tour, questo percorso offre quel che gli sprinter hanno bisogno in questo momento. E ci sono ottimi velocisti. Ho controllato il percorso, ci sono opportunità per gli sprinter e i percorsi sono avvincenti. Mi manca la vittoria? Ogni corridore e in generale ogni sportivo vuole vincere sempre, è naturale che mi manchi molto. Non è più semplice come prima quando avevo un team tutto per me, con un treno prima della volata, ma sto lavorando per fare un bel luglio e ho la squadra che mi supporta. Viviani è mio amico, sarò contento se vince così come lo sarò se vincerò io e possiamo creare un bello show per il pubblico».
Qui le tappe e il percorso dell'AIR 2018.
Da Lido di Jesolo, Diego Barbera