Il percorso di 95 km, composto da due circuiti di 74 km e 21 km, di Pietermaritzburg in Sud Africa ha assegnato il titolo di Campione del Mondo Marathon al ceco Jaroslav Kulhavy, classe 1985 già medaglia d’oro nel cross country ai mondiali del 2011 e alle Olimpiadi di Londra, migliorando il suo secondo posto conquistato nella rassegna iridata Marathon del 2011. Kulhavy si è imposto sull’austriaco Alban Lakata, iridato nella disciplina nel 2010, e argento all’arrivo e sullo svizzero Christoph Sauser, campione del mondo uscente che, nonostante i problemi meccanici, è stato poi capace di un miracoloso recupero conquistando il bronzo.
La corsa - Fin dalle prime battute i favoriti si sono dati battaglia, formando un gruppetto di 6/7 atleti, fino a quando il ceco Kulhavy ha rotto gli indugi e con un attacco ha lasciato la compagnia dei vari Lakata, Urs, Paulissen, poco più attardato da problemi meccanici il campione uscente lo svizzero Sauser, terzo poi all’arrivo. Giornata no e un poco di sfortuna per gli azzurri guidati dal CT Pallhuber. Il migliore è stato Tony Longo, bellunese classe 1984, che conquista il 14^ posto in 4.32.01 seguito da Jonny Cattaneo, 24^ in 4.39.33. Peccato per Cattaneo che ha forato in un momento cruciale della gara perdendo tempo e posizione in classifica.
Evidente la delusione di Tony Longo che aveva come obiettivo l’ingresso nella Top Ten. L’azzurro commenta così la sua corsa sul suo profilo Twitter: @tonylongo “Un po’ deluso dal mio Mondiale, alla fine 14esimo, l’obiettivo era la top ten. Percorso massacrante, un xc da 95km.” e ancora @tonylongo “ho cercato di onorare la maglia azzurra. grazie a tutto lo staff e compagni”.
Per gli altri azzurri in gara: 33^ Luca Ronchi (4.46.11); 35^ Daniele Mensi (4.47.53); 36^ Johannes Schweiggl (4.48.06); 43^ Juri Ragnoli (4.5536). Mentre, Damiano Ferraro, caduto durante una ricognizione del percorso riportando una lussazione al gomito sinistro, ha preso comunque il via ma si è ritirato a metà gara.
Sfortuna anche per l’azzurro Samuele Porro che in corsa ha rotto il manubrio ed è stato costretto a ritirarsi.
La nazionale Marathon torna senza medaglie ma con la consapevolezza dell’alto livello in corsa, del confronto internazionale e dell’esperienza vissuta. Il CT Pallhuber per questo appuntamento iridato ha convocato anche atleti di giovane età (tra i 24 ed i 26 anni), che hanno, naturalmente, grandi margini di miglioramento.
Tra le donne, che hanno corso sul percorso leggermente più corto di 74 km, subito davanti le favorite: la danese Annika Langvad e la tedesca Sabine Spitz (43 anni a dicembre). Alla danese Langvad il titolo iridato e argento alla tedesca Spitz. A sorpresa invece il 3^ gradino del podio è stato conquistato dalla ceca Teresa Huricova che porta così a due le medaglie vinte dalla Repubblica Ceca. Huricova ha avuto la meglio sulle due svizzere Suss e Kleinhans, nel finale di gara. Nessuna azzurra al via.
Risultati Donne: Annika Langvad (Den) 3:50:53 2. Sabine Spitz (Ger) 3:56:20 +05:26 3. Tereza Hurikova (Cze) 3:59:50 +08:56.
Risultati Uomini: 1. Jaroslav Kulhavy (Cze) 4:15:57; 2. Alban Lakata (Aut) 4:19:15; 3. Christoph Sauser (Sui) 4:20:11